Primo atto per il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il leghista da più tempo in sintonia con il premier Mario Draghi. Ieri ha incontrato le rappresentanze dei lavoratori Whirlpool. «Da parte mia - ha riferito lo stesso esponente della Lega - ho promesso serietà, impegno e responsabilità alle rappresentanze dei lavoratori Whirlpool e alle loro famiglie. Sarà necessario mettere in campo politiche economiche di rilancio insieme con il ridisegno di un piano di ammortizzatori sociali. Un lavoro di squadra che non farò da solo ma insieme con il ministro del Lavoro. Mi auguro, già la prossima settimana, che possa partire concretamente un lavoro per studiare il dossier e per avviare un'interlocuzione anche con l'azienda».
Soddisfatti i sindacati. «Giorgetti ha accolto le nostre richieste di interloquire con la multinazionale e di riconvocare a breve il tavolo. Inoltre ha accettato la nostra istanza di adoperarsi, in concerto con il ministro del Lavoro, per evitare che il 31 marzo parta la procedura di licenziamento per i 350 lavoratori di Napoli», ha riferito Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, e Gianluca Ficco, Responsabile nazionale Uilm per il settore elettrodomestico. «Sappiamo che questo governo possiede l'autorevolezza necessaria per risolvere questa vertenza - dichiarano - speriamo che dimostri anche una forte volontà di essere al fianco dei lavoratori».
Il ministro «ci ha detto che la prossima settimana inizierà a studiare e a prendere contatti, e che la vertenza Whirlpool sarà una delle prime che convocherà», ha spiegato la segretaria nazionale della Fiom, Barbara Tibaldi, dopo l'incontro tra i sindacati. E oggi sarà la volta dell'Ilva. Il ministro vedrà Cgil, Cisl, Uil. Per la Cisl ci sarà il segretario generale Annamaria Furlan.
Tra i ministri leghisti impegnati in prima linea per la difesa delle aziende, anche Massimo Garavaglia. Presto dovrebbe arrivare un decreto che istituisce il ministero del Turismo. La Lega sta facendo pressione sul governo per accelerare sui ristori. E ieri è arrivato un nuovo allarme dal settore del Turismo invernale, in ginocchio per la stagione sciistica ormai saltata.
La perdita stimata è di 12,4 milioni di arrivi. Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta, Lombardia e Veneto sono le destinazioni invernali più sofferenti. A rischio 9mila lavoratori stagionali secondo Demoskopika.
Anche dall'Inps dati che confermano la crisi. Il numero totale di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate dal 1° aprile 2020 al 31 gennaio 2021, per emergenza sanitaria, è pari a 4.238,4 milioni di cui: 1.957,4 milioni di Cig ordinaria, 1.434,3 milioni per l'assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 846,7 milioni di Cig in deroga.
Nel gennaio 2021 sono state autorizzate 189,8 milioni di ore, facendo registrare un decremento del 34,1% rispetto a dicembre 2020. Le autorizzazioni si riferiscono: a 28.578 aziende per la Cig ordinaria e 33.064 per l'assegno ordinario.
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