L'elisir per una lunga vita? Mangiare un uovo al giorno

Proteine, vitamine, aminoacidi (e poco colesterolo). Un toccasana il consumo quotidiano dopo i 50 anni

L'elisir per una lunga vita? Mangiare un uovo al giorno

La scienza li studia da decenni per carpirne il segreto, ma l'unico elemento certo che è stato trovato in comune nei centenari di tutto il mondo, ovvero nelle persone che arrivano o superano il secolo di vita, è che ognuno di questi soggetti dopo la mezza età ha guadagnato oltre un decennio rispetto alle proprie aspettative mangiando almeno un uovo al giorno. I grandi vecchi del Pianeta infatti, non contano le calorie, non prendono vitamine o integratori, non pesano le proteine, né si curano della «cattiva fama» delle uova, che le descrive come fonte pericolosa di colesterolo, bensì si nutrono quotidianamente di questo prodotto animale, unico nel suo genere, considerato l'alimento più nutriente al mondo, dal costo economico più basso rispetto a qualunque altro cibo.

Che sia di uccello o di gallina, ogni singolo uovo, composto da tuorlo ed albume in egual misura, è una preziosa fonte di micronutrienti, ed il contenuto racchiuso nel suo guscio è ricco di proteine ad elevato valore biologico, di aminoacidi essenziali, quelli cioè non prodotti dall'organismo, di vitamine, in particolare la A e la D, la K, la B6 e la B12, di acido folico, e di molti sali minerali come il ferro, il calcio, il fosforo e il potassio, tutti elementi a spiccata azione antiossidante, fondamentali contro l'invecchiamento e le degenerazioni cellulari. L'albume è costituito principalmente di acqua all'87% e di proteine al 13%, ed è pressoché privo di grassi, mentre la componente lipidica del tuorlo, rappresentata solo per il 65% dai trigliceridi( contro il 98% degli altri cibi) e dall'abbondante presenza di lecitine contenute, insieme ai fosfolipidi conferiscono proprietà salutistiche e funzionali, tra i quali il potere emulsionante dei grassi, i quali, pur essendo di origine animale, sono prevalentemente monoinsaturi e polinsaturi, ovvero benefici per l'organismo, essendo noto che sono i grassi saturi ad essere responsabili dell'aumento dei lipidi nel sangue. Il temuto contenuto di colesterolo, il 5% circa ogni 200mg/uovo, è bilanciato dall'alta presenza di lecitine, molecole emulsionanti che riducono l'assorbimento di colesterolo nell'intestino e ne abbassano la sintesi metabolica, favorendone il trasporto inverso dalle arterie al fegato, potenziando l'attività del HDL, quello buono, oltre a favorire le performance cerebrali e i processi digestivi. La biotina, una vitamina del complesso B contenuta nel tuorlo, aumenta la tonicità della pelle e la lucentezza dei capelli, i precursori della vitamina A, i famosi carotenoidi, assicurano la protezione delle mucose e della vista, mentre i componenti minerali partecipano alla fortificazione e benessere delle ossa, dei muscoli, del sistema nervoso e di quello immunitario. Senza dimenticare i flavonoidi, preziosi fattori protettivi contenuti nel tuorlo, che combattono le alterazioni dei radicali liberi, come pure la metionina e la colina, anch'esse presenti in abbondanza, che agiscono a difesa delle cellule epatiche.

Tra le controindicazioni, l'assunzione di uova è sconsigliata ai soggetti affetti da calcolosi ed infiammazione in atto della colecisti e delle vie biliari, poiché favorendo il tuorlo la contrazione della cistifellea e la svuotamento del suo denso liquido biliare allo scopo di emulsionare i grassi, si potrebbero scatenare dolorose coliche, ed è limitata a coloro che soffrono di duodenite e pancreatite, mentre le uova non sono affatto proibite a chi ha valori di colesterolo oltre i livelli raccomandati, i quali possono tranquillamente mangiare le classiche due uova a settimana.

La produzione endogena (interna) aumentata del colesterolo è infatti quasi sempre un indice di iperalimentazione, favorita soprattutto dal consumo eccessivo di carboidrati raffinati, di dolci, di prodotti alimentari industriali (salumi e insaccati), che contengono grassi idrogenati, di formaggi stagionati e salati, mentre il consumo quotidiano di uova, crude, sode, strapazzate, in camicia, alla coque, non ha alcun effetto sui valori del colesterolo totale nel sangue, anzi addirittura è in grado di abbassare quello cattivo (LDL) e aumentare quello buono (HDL), e le uova non sono dannose per la salute del cuore e delle arterie, minate invece da patologie sempre in aumento quali ipertensione e diabete.

Certamente se le uova vengono consumate quotidianamente con toast imburrati, sale a volontà, bacon arrostito ed altre carni lavorate, sono gli alimenti aggiunti a non rendere salutare il connubio ed a rendere vani i benefici di questi prodotti animali preziosissimi per il benessere fisico di ogni persona. Le uova crude inoltre, solitamente esposte in scaffali non refrigerati nei supermercati, dopo l'acquisto vanno sempre conservate in frigo, per preservare intatte la maggior parte delle molecole contenute all'interno, e consumate entro tre settimane dalla deposizione, e la loro cottura prolungata influisce in modo significativo sui valori nutrizionali, anche se in questo caso sono più facili da digerire (in meno di un'ora e mezza risultano metabolizzate, al contrario di un pezzo di carne che ne impiega tre) e si elimina totalmente il rischio di salmonellosi nei casi di contaminazione.

Un recente studio prospettico della Duke Clinical Research Institute di Durham, del North Carolina, che ha analizzato, su un centinaio di pazienti tra i 50 e i 68 anni, il rischio cardiovascolare sulla assunzione quotidiana di due o tre uova al giorno, ha rassicurato sul fatto che anche il consumo di 12 uova a settimana, a tre mesi dai controlli, non aveva aumentato i livelli di colesterolo LDL, e che a quattro mesi i biomarcatori lipidici, cardiometabolici ed infiammatori restavano nei limiti della norma anche nei soggetti che avevano avuto un precedente problema cardiovascolare, e che quindi erano considerati a rischio, a dimostrazione che la demonizzazione popolare del prodotto più buono, più semplice e più completo del mondo, in termini di contenuto vitale ed energetico, è smentita clamorosamente dalla scienza.

Non c'è dubbio che nelle persone longeve la genetica, che incide di circa il 25% sulla durata della vita, la dieta e lo stile di vita hanno un ruolo fondamentale, poiché una alimentazione troppo ricca di proteine, grassi saturi e zuccheri semplici o elaborati, accelera l'invecchiamento e la comparsa di patologie ad esso associate, come le cardiovascolari, le neurodegenerative, le autoimmuni, il diabete e l'ipertensione, ma la scienza ha dimostrato che migliorando il proprio regime alimentare dopo la mezza età, introducendo appunto le uova, la miglior fonte concentrata di proteine naturali disponibili a basso contenuto calorico ed elevato valore biologico, si può aggiungere un decennio in più rispetto alle proprie aspettative di vita.

Ps: ogni anno a livello globale

vengono prodotte circa 63 milioni di tonnellate di uova da un insieme di 6,5 miliardi di galline, ciascuna delle quali ne depone fino a 330 all'anno. Nel 2012 l' Unione Europea ha vietato l' allevamento di polli in batteria.

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