L'esercito dei baby fantasmi In Italia sono 40 ogni anno

Registrati oltre 1.600 casi nel nostro Paese dal 1974 E in Europa scompare un ragazzino ogni 2 minuti

L'esercito dei baby fantasmi In Italia sono 40 ogni anno

Bambini e adolescenti svaniti nel nulla. Uno ogni due minuti, in tutta Europa. È la stima della federazione Missing Children Europe che riunisce 33 organizzazioni non governative di 24 Paesi.

Il fenomeno è poliedrico e, secondo gli esperti, sottostimato: c'è chi scappa dalle case famiglia; chi è sottratto da un genitore in guerra con l'altro; ci sono i rapimenti e le fughe dei minori stranieri non accompagnati. Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, e responsabile della linea internazionale 116.000 dedicata ai minori scomparsi non accompagnati, parla di «fenomeno sommerso» benchè dal 2009 a oggi abbia ricevuto 1.816 nuove segnalazioni fra sparizioni e ritrovamenti.

Dal 2007 esiste in Italia l'Ufficio del commissario straordinario del governo che valuta in 40 all'anno la media dei minori italiani scomparsi. Dal 1974 a oggi sono 1.611 i bambini italiani di cui non si sa più nulla. Fra i casi più noti alle cronache la sparizione di Angela Celentano, di 3 anni, inghiottita dal monte Faito il 10 aggosto 1996 mentre era in gita con la famiglia e gli amici della comunità Evangelica e la piccola Denise Pipitone, sparita da Mazara del Vallo, nel settembre 2004 mentre giocava davanti a casa. È una storia a lieto fine, invece, quella di Sebastiano Notarnicola ritrovato 12 anni dopo. Il piccolo era stato rapito in corso Vercelli a Milano nel 1978 da una commerciante psicolabile che vendeva abiti per bambini e approfittò dell'attimo in cui la madre le affidò il neonato. Il ragazzo è stato ritrovato «perchè la finta madre non si decideva a iscriverlo a scuola, non essendo in possesso dei documenti - racconta Zevola - Fu così che pensammo a una sparizione e confrontammo la vecchia denuncia. Sebastiano ha vissuto nel comasco con il nome di Hermann Croci».

Calcolando invece anche gli stranieri, il numero lievita in maniera impressionante: sarebbero più di 10mila i minori non accompagnati che avrebbero fatto perdere le proprie tracce nell'ultimo anno.

«La maggior parte dei ragazzi italiani di cui viene denunciata la scomparsa scompare solo per chi denuncia - rivela Mario Zevola, presidente del Tribunale per i minori di Milano - Vuol dire che c'è sempre un genitore in lotta con l'altro che vuole impedire al coniuge di vedere i figli. Fra gli adolescenti che scappano dalle comunità prevalgono quelli con disturbi del comportamento. In genere vengono tutti ritrovati». E le leggende metropolitane sui rapimenti utili a garantire il traffico di organi e la prostituzione? Zevola le definisce appunto «leggende metropolitane». Si dice convito che in Italia ci sia, come deve essere «grandissima attenzione nei confronti dei minori».

Secondo l'Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) i ragazzi stranieri svaniti nel nulla sarebbero 11.400 sul totale degli 83mila arrivi di migranti da gennaio a luglio. In altre parole, un migrante su otto di quelli soccorsi è uno straniero partito solo, senza famiglia e senza aver compito 18 anni. Sempre secondo i calcoli dell'Unhcr i desaparecidos stranieri sul suolo italiano ammonterebbero a 31.653. Nell'ultimo anno 9.754 in più rispetto al 2016 (+44,5%). «Un esercito di giovanissimi che, dopo essere entrato nel sistema, è sfuggito al radar delle autorità» ha dichiarato Vittorio Piscitelli, commissario straordinario del governo.

I minori sono dunque scappati dai centri di accoglienza per espatriare verso altri Paesi o vivere di nascosto in altre città italiane. «Il fenomeno è preoccupante - ha denunciato Piscitelli - perchè molti rischiano di essere reclutati dalla criminalità e sono più esposti a pericoli e a morte».

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