"Letta in difficoltà inizia a mentire". L'affondo di Renzi sul dem

Volano ancora coltelli a sinistra: tra Renzi ed Enrico Letta è ormai guerra aperta. Gli scontri sono quotidiani e il leader di Iv lancia pesanti accuse

"Letta in difficoltà inizia a mentire". L'affondo di Renzi sul dem

Ancora una volta, Matteo Renzi si scaglia contro Enrico Letta, suo predecessore alla guida di Palazzo Chigi. Lo fa tramite la newsletter ma anche tramite i social, diventati ormai lo strumento di comunicazione preferito dai politici. Tra botte e risposte, punzecchiature e vere e proprie liti, ormai il vero confronto politico va in scena sui social. Le acredini tra Matteo Renzi ed Enrico Letta risalgono al 2014 e, secondo il leader di Italia viva, da quel momento il segretario dem coverebbe del risentimento nei suoi confronti. L'ultimo casus belli tra i due sono state alcune dichiarazioni di Enrico Letta, che hanno infastidito Matteo Renzi, celere nel replicare via social.

"Letta, sempre più in difficoltà, inizia a mentire: 'Chi vota Terzo polo, vota Meloni'. Breve ripasso: Chi vota Terzo Polo, vota Calenda e Renzi. Chi vota centrodestra, vota Salvini e Meloni. Chi vota Pd, vota Letta e Di Maio. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei", scrive Matteo Renzi nella sua e-news. Parole molto chiare nei confronti di Enrico Letta, accusato da Renzi di non dire la verità per fini elettorali. Il fronte di rottura che si è aperto a sinistra tra Pd, Terzo polo e M5s sembra addirittura più infuocato rispetto a quello storico tra la sinistra e il centrodestra. Enrico Letta, Matteo Renzi e Giuseppe Conte non passa giorno senza che si scontrino tra loro con accuse e vecchie ruggini che danno ancora di più la misura del profondo caos che regna in quella fazione, mentre il centrodestra, che dimostra compattezza, marcia a passo sicuro verso la vittoria delle elezioni del prossimo 25 settembre.

Intervistato da Radio Capital, Matteo Renzi ha escluso categoricamente il suo ritorno alla guida del Pd: "È stata un'esperienza bellissima, ma era un Pd completamente diverso da quello di oggi", ossia un partito che "ha fatto scelte sbagliate: penso che dal 26 settembre partirà il congresso, perché la strategia di Letta lo porterà a una sonora sconfitta". A tal proposito, infatti, Matteo Renzi ha punzecchiato ancora Letta, lanciando una frecciatina nemmeno troppo velata a Giorgia Meloni e al significato del suo simbolo: "Non sono le alleanze che fanno vincere ma le idee chiare.

Con Calenda ho fatto un ragionamento semplice: nel Paese, c'è bisogno di un'area non guidata dalla fiamma di Meloni, ma nemmeno da questo nuovo Pd che ha perso l'idea del riformismo, dominato dal rancore personale di Enrico Letta".

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