Napoli Non sono stati sufficienti l'impegno e la passione di Gianni Lettieri per capovolgere un risultato apparso difficilissimo già dal primo turno. Il sindaco uscente, Luigi de Magistris, ha vinto il ballottaggio con una percentuale del 66,8% secondo i primi dati ufficializzati dal ministero dell'Interno (Lettieri al 33,1%). Una copia dello scontro di cinque anni fa, quando a inseguire però era l'allora europarlamentare di Italia dei Valori ed ex pm di Catanzaro.
La giornata è stata scandita da veleni e polemiche tra i sostenitori dei due candidati. Da un lato, il Comitato «Lettieri sindaco» che ha accusato i centri sociali di intimidire gli elettori davanti ai seggi, e dall'altro i componenti dei gruppi «Antimafia sociale» e «Controllo popolare», vicini a de Magistris, che hanno minimizzato e controdenunciato, a loro volta.
Il Comitato, in una nota stampa, ha riferito che l'ex presidente dell'Unione industriali sarebbe stato aggredito verbalmente «mentre passeggiava tranquillamente con la figlia e dei cittadini lontano dai seggi, all'uscita da un bar» a Pianura. «Poco dopo - riferisce sempre il Comitato Lettieri - hanno aggredito Marco Nonno (consigliere comunale uscente e recordman di preferenze nel quartiere, ndr) e alcuni ragazzi insultandoli e strattonandoli fisicamente». Altre segnalazioni sono partite dalla municipalità Stella-San Carlo all'Arena, il «cuore» del centro storico; e dalle periferie. Un crescendo di recriminazioni e contestazioni incrociate tra i due schieramenti culminate nell'annuncio, da parte del portavoce di Lettieri, di un presunto comizio tenuto da de Magistris «nei pressi della scuola Vanvitelli». Da parte sua, il primo cittadino arancione ha contattato il prefetto per chiedere maggiore vigilanza sui seggi e un più elevato livello di controllo nei confronti di chi violava il silenzio elettorale.
In un caso, addirittura, la Digos sostengono sempre dal quartier generale del centrodestra di piazza Bovio la Digos avrebbe fermato sei componenti delle squadrette di controllo elettorale degli arancioni mentre scorrazzavano in un seggio. «Quella di oggi doveva essere una giornata serena, di democrazia, invece i soliti antagonisti ed estremisti di collettivi che sostengono il sindaco uscente hanno commentato gli uomini dello staff dello sfidante stanno mettendo in atto vere e proprie azioni da guerriglia urbana».
Dai due grandi protagonisti, ovviamente, silenzio totale. Sono stati per fra i primi a recarsi alle urne. Giggino ha votato, accompagnato dalla moglie Maria Teresa Dolce, intorno alle 9 nella scuola «Quarati» in via Francesco Paolo Tosti, nel quartiere Vomero. Lettieri ha votato intorno alle 10.30 al seggio della scuola «Carlo Poerio», in corso Vittorio Emanuele. «Ho votato e ho la sensazione che stasera il popolo napoletano scriverà un pezzo di storia» ha detto de Magistris all'uscita dal seggio.
«Io ho votato e spero che lo facciano tanti, tanti napoletani per dar vita a una bella giornata di democrazia» sono state le parole di Lettieri.Già oggi, comunque, all'esito del completo scrutinio, l'«imprenditore scugnizzo» terrà probabilmente una conferenza stampa nella quale annuncerà se restare o meno in consiglio comunale come accaduto cinque anni fa.
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