Hamas ha annunciato ieri i nomi dei tre ostaggi che rilascerà oggi. Se tutto filerà liscio saranno liberi: Yarden Bibas, Ofer Calderon e Keith Siegel. Calderon, 54 anni, è stato fatto prigioniero con due dei suoi 4 figli quando Hamas ha preso d'assalto il kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023. Assieme a Erez e Sahar, 12 e 16 anni, era inizialmente fuggito dalla finestra nei campi, ma i tre sono stati poi catturati dai miliziani palestinesi. I due figli sono stati rilasciati a novembre 2023. Siegel, 65 anni, cittadino statunitense originario della Carolina del Nord, è stato rapito invece insieme alla moglie Aviva, 62 anni, dalla loro casa nel kibbutz Kfar Aza. Aviva è stata poi rilasciata nel novembre 2023. Mentre Bibas, 35 anni, è stato preso ostaggio e diviso dalla sua famiglia con cui viveva nel kibbutz Nir Oz: la moglie Shiri e i figli Ariel di 4 anni, e Kfir, allora di 10 mesi. La famiglia ha poi visto circolare un video di Shiri, circondata dai miliziani, con i suoi bambini dai capelli rossi tra le braccia e un'espressione di terrore sul volto. Un'immagine simbolo dell'orrore del 7 ottobre che ha fatto il giro del mondo. Il piccolo Kfir, che adesso ha due anni, è il più giovane dei 240 ostaggi israeliani portati a Gaza.
Ma la liberazione del solo padre dei Bibas ha amplificato i timori per la sorte di Shiri e i due bambini, sempre più forti. Hamas circa un anno fa aveva dichiarato che i tre sono morti in un bombardamento israeliano, ma l'Idf non ha trovato alcuna conferma. Shiri e i suoi due bimbi infatti sono tutti nella lista dei sequestrati da liberare nella prima fase di 42 giorni dell'accordo di cessate il fuoco.
In questa situazione già così delicata l'ex ostaggio anglo-israeliano Emily Damari ha rivelato al premier Keir Starmer: «Sono stata tenuta prigioniera in una sede dell'Unrwa». Hamas da parte sua ha però già fatto sapere che 15 dei 23 ostaggi ancora da restituire sono vivi e che otto sono morti. Lo Stato ebraico come contropartita oggi dovrebbe scarcerare 90 palestinesi: nove stanno scontando ergastoli e altre 81 lunghe condanne. Intanto l'esecutivo di Tel Aviv scricchiola. Smotrich ha infatti minacciato di nuovo di far cadere il governo.
Dalla Striscia, invece, arrivano altre novità, ovvero il valico di Rafah dovrebbe essere riaperto oggi, e ciò permetterà l'evacuazione dei feriti. Antonio Tajani ha fatto sapere che i nostri carabinieri stanno pure arrivando lì.
Sul fronte Cisgiordania, l'esercito dello Stato ebraico non pare volersi fermare e sta inviando rinforzi a Jenin. Intanto due persone sono state uccise in un attacco israeliano nella valle della Bekaa, nel Libano orientale, durante la notte di ieri, nonostante il cessate il fuoco in vigore da fine novembre tra Israele e Hezbollah.
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