L'icona di una gauche debole in tutto

Hollande non si ricandiderà all'Eliseo: è stato sconfitto dall'Isis e da se stesso

L'icona di una gauche debole in tutto

Quando nel 2013 riesce a conquistare l'Eliseo si trasforma da uomo «senza qualità» in grande speranza della sinistra europea. Sulla scia del suo successo i Bersani, e gli altri grandi vecchi del fallimento post-comunista, s'illudono che l'anonimo Francoise Hollande sia l' «uomo nuovo», pronto a guidare un rinato socialismo europeo. Ma Hollande rappresenta, in verità, solo la retorica del passato. Per capirlo basta leggere il programma elettorale in cui promette una tassa del 75% sulle entrate superiori al milione di euro. Entrate che Hollande giudica immorali e riprovevoli. Opinione confermata nel dibattito in cui si lascia sfuggire la frase «io non amo i ricchi». La battuta verrà ritrattata e la tassa ridotta dal 75 al 50 per cento. Ma questo non basta ad evitargli l'imperitura ostilità di un mondo imprenditoriale reso ancor più furioso dall' aumento delle tasse, accompagnato dall'incapacità d'avviare la crescita economica promessa in campagna elettorale. E a giurargli eterna ostilità s'aggiungono gli agricoltori spinti nelle braccia del Front National di Marine Le Pen dal calo dei prezzi dei prodotti agricoli. A contribuire all'inarrestabile diaspora degli elettori di sinistra s'aggiunge poi la fallimentare riforma pensionistica della fine del 2013. Una legge che invece di posticipare l'addio al lavoro, come consigliato dagli economisti, aumenta i contributi senza risolvere il problema del deficit pubblico. Il vero suicidio politico è però l'evidente incapacità di mettere sotto controllo un estremismo islamista in grado di spostare oltre 900 combattenti, il più alto numero in Europa, dal territorio francese a quello dello Stato Islamico. A quell'indulgente indifferenza fanno seguito gli ulteriori fallimenti nel campo della sicurezza che consentono al terrore islamista di mettere a segno gli attentati contro Charlie Hebdo e le stragi di Parigi del 13 novembre 2015. Grazie a questa concatenazione di tracolli senza precedenti il socialista Hollande precipita negli inferi del consenso.

A ottobre i rilevamenti Ipsos registrano l'insoddisfazione di oltre il 70 per cento dei francesi, l'indifferenza del 26 per cento degli elettori e un sostegno ridotto a un miserabile 4 per cento. Un fallimento senza precedenti che rende inevitabile la scelta di non tentar nemmeno un'impossibile quanto nefasta ricandidatura .

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