Il governo continua a perseguire la linea dura sul Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori. Da domani mattina si parte, senza frenate o deroghe se non per casi di emergenza come viene considerato quello dei portuali di Trieste. Nell'esecutivo non mancano però motivi di preoccupazione sul rischio caos. Tanto più che le posizioni dentro la maggioranza non sono certo univoche, con Matteo Salvini che durante la chiusura della campagna elettorale di Enrico Michetti invita il governo a valutare un provvedimento di pacificazione e senza troppi giri di parole mette nero su bianco la sua sfiducia verso alcuni componenti dell'esecutivo.
«Di alcuni ministri non ho stima e fiducia, ne parlerò con il manager, con l'amministratore delegato, con il presidente. O pacifichiamo veramente questo Paese mettendo al centro il lavoro, e non l'ideologia, o non facciamo un buon servizio per il Paese. Chiederò a Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale. Non si può permettere che l'Italia vada incontro a problemi enormi», dice ancora Salvini tornando poi a criticare «chi gestisce l'ordine pubblico». Una richiesta che il leader della Lega trasferisce direttamente al premier nell'incontro che da lì a poco va in scena a Palazzo Chigi.
L'intenzione di Draghi sembra essere quella di tenere vivo il dialogo, ma senza alimentare contrapposizioni frontali. Anche per questo motivo oggi in mattinata vedrà i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Qualche crepa nella linea della fermezza sempre, però, farsi strada anche in altre forze politiche. Dopo la sortita di Beppe Grillo che ha chiesto un investimento di un miliardo in tamponi gratuiti per favorire la pacificazione nel Paese, il Sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia nel corso della trasmissione «Oggi è un altro giorno», lancia una proposta di compromesso. «Non possiamo pagare i tamponi a tutti i no vax, non sarebbe giusto nei confronti di chi responsabilmente ha deciso di aderire alla campagna vaccinale. Però si può pensare di rendere i tamponi gratuiti a quelle famiglie con Isee basso, che oggettivamente non possono permettersi di affrontare questa spesa. Questa è la posizione ufficiale del M5S. Fermo restando che il vaccino è gratis per tutti, auspico che sempre più persone si vaccinino per superare finalmente la pandemia». E il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri aggiunge: «Cosa ne penso dei tamponi gratuiti? Si può pensare di lavorare a una soluzione per alcune fasce precise della popolazione».
Nessuna apertura arriva invece da Pd e Forza Italia. «Il Pd non sosterrà alcuna richiesta di allungamento della validità temporale dei tamponi. Se lo fanno, i presidenti della Lega sono degli irresponsabili. Sono sicuro che emergerà la responsabilità dei presidenti di Regione» dice il responsabile Enti Locali del Pd, Francesco Boccia. Ed Enrico Letta rincara la dose: «Sarebbe un messaggio molto negativo».
Forza Italia con Roberto Occhiuto sottolinea che «troppo spesso si dimentica velocemente quello che è accaduto solo pochi mesi addietro.
I tamponi devono essere gratuiti per i cittadini che per motivi di salute non possono fare il vaccino, in questi casi è giusto che sia lo Stato a farsene carico. Ma se li rendessimo gratuiti per tutti daremmo ragione ai no vax». E Silvio Berlusconi, parlando con i suoi, sostiene in pieno questa linea, dicendosi convinto che esista un'unica alternativa al Green Pass: l'obbligo vaccinale.
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