L'ipocrisia spacciata per etica di chi gira la testa dall'altra parte

Ci saranno pure delle ragioni a spingere il governo tedesco e quello francese a bloccare alle frontiere gli immigrati clandestini che arrivano dall'Italia

L'ipocrisia spacciata per etica di chi gira la testa dall'altra parte
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Ci saranno pure delle ragioni a spingere il governo tedesco e quello francese a bloccare alle frontiere gli immigrati clandestini che arrivano dall'Italia. Magari il timore della reazione di un'opinione pubblica che storce il naso quando i numeri diventano troppo alti. Oppure un espediente per esercitare pressioni su Giorgia Meloni che immagina per il prossimo Parlamento equilibri politici (tipo una maggioranza di centro-destra a Strasburgo) che penalizzerebbero le attuali leadership di Berlino e Parigi. Ragioni più o meno lecite che hanno una ratio, a seconda dei punti di vista, ispirata alla realpolitik o all'egoismo.

Solo che a volte il calcolo politico può trasformarsi in un boomerang, in una figuraccia, nel simbolo plateale della peggiore ipocrisia: aver preso questa decisione mentre il Marocco è alla prese con un terremoto e la Libia è stata rasa al suolo da un ciclone, catastrofi che in entrambi i casi hanno provocato migliaia di morti, equivale al comportamento del capitano di una nave che gira lo sguardo dall'altra parte mentre un barchino pieno di migranti affonda nel Mediterraneo. Inutile girarci intorno, è la stessa cosa.

Un vero e proprio insulto alla tanto conclamata solidarietà, una parola di cui il cancelliere Scholz e il presidente Macron abusano ogni volta che c'è condannare la condotta del governo italiano sull'immigrazione. Perché al di là delle promesse di aiuto di circostanza a Libia e Marocco, è evidente che le due tragedie moltiplicheranno il numero delle persone che vorranno lasciare quelle lande povere e ora pure desolate. E se è legittimo per gli spagnoli continuare a sparare ai miserabili che tentano di superare i muri a Ceuta e Melilla, per i greci innalzare reticolati ai confini con la Turchia, per i francesi respingere gli immigrati a Mentone, per i tedeschi bloccare i clandestini che chiedono asilo, tutto ciò anche dopo un terremoto e un uragano, non è legittimo, invece, che l'Europa possa permettersi ancora di criticare o addirittura stigmatizzare la politica dell'unico Paese che suo malgrado e con tutte le sue contraddizioni si cimenta nel difficile compito dell'accoglienza, cioè l'Italia. È un atteggiamento ingiusto perchè costruito su una menzogna.

E i più farisei a propagare questa falsità sono quelli che da noi usano l'immigrazione come argomento di speculazione politica (e non solo): perché la Schlein non se la prende con il socialdemocratico Scholtz o con il socialista Sanchez per le loro politiche di chiusura? Perché Calenda non fa la stessa cosa con Macron? Non biasimano i loro alleati internazionali, per ciò che contestano al governo italiano. Anche questo è un modo per girare la testa dell'altra parte.

È la doppia morale che contraddistingue una certa politica, quella di chi parla di porte aperte, considera un incidente in mare alla stregua di un omicidio di massa, ma poi contesta al governo il moltiplicarsi degli arrivi. Gente che scambia l'ipocrisia per l'etica.

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