Prestito garantito dallo Stato o, per i maligni, dal governo Conte. Il Fatto quotidiano, che si è schierato al fianco dell'esecutivo giallorosso verso il quale sembra sempre avere un occhio di riguardo, viene finanziato da 2 milioni e mezzo di euro che la Seif, società editrice del giornale, ha chiesto e ottenuto a Unicredit «ad un tasso variabile in linea con gli standard di mercato», come spiega una nota dell'editore. Che aggiunge anche come «il finanziamento è assistito dalla garanzia concessa dal Fondo Centrale di Garanzia pari al 90% dell'importo». Insomma, i soldi che serviranno, secondo il direttore finanziario di Seif Luigi Calicchia, da «finanziamento bridge necessario a supportare il programma di investimenti in corso», arrivano nelle casse del Fatto con la garanzia fornita dallo Stato per il 90 per cento della somma, grazie alle misure previste dal decreto liquidità per aiutare le pmi dopo l'emergenza Covid.
Niente di irregolare, ma la pioggia di soldi sul giornale che strizza l'occhio a Conte&Co. non è sfuggita al popolo della rete, che su Twitter e sui social si è scatenato nel commentare con sarcasmo e ironia la notizia del prestito. In fondo, qualche ironia se l'era concessa lo stesso Fatto Quotidiano, commentando la garanzia statale sul prestito a Fca: «Garantire il prestito di 6,3 miliardi di euro a Fca, dopo che questa ha rinunciato alla nazionalità e residenza fiscale italiane, fa rosicare parecchio». E ora tutto si ribalta, con il Fatto «garantito» e gli altri a puntare il dito. Tra i primi, il conduttore di Quarta Repubblica e vice direttore del Giornale, Nicola Porro, che su Twitter ironizza («Se foste un #imprenditore con i conti in rosso e chiedeste un prestito garantito, cosa vi risponderebbe la banca? Ma se foste Marco Travaglio (nel tondo), il discorso forse cambierebbe...») e sul suo sito attacca: «Bravi, complimenti, ce l'avete fatta. Meglio per il nostro comparto, davvero malmesso, dell'editoria. Certo, quel famoso slogan su cui Travaglio & company hanno campato per anni, non riceviamo aiuti pubblici, almeno adesso risparmiatecelo». Caustico, su Twitter, anche Giuseppe Sottile, segretario nazionale di Vox Italia: «Voi osereste muovere una critica nei confronti di un governo che vi elargisce 2 milioni e mezzo di euro con garanzia dello stato al 90%? Cosa importa se vi chiamate #MarcoTravaglio o il #FattoQuotidiano e se per anni avete sbandierato lo slogan non riceviamo aiuti pubblici?». «La fortuna non è sempre una dea bendata: colpo di scena, Conte garantisce il prestito a Travaglio», cinguetta La Mentegatta, mentre @florastr, sostenitrice della renziana Italia Viva, ringhia: «Ma non dovevano essere prestiti per l'emergenza messi in campo da conte per attutire l'impatto dell'epidemia di Covid sull'economia?».
Allusivo anche Davide Borghesan: «Si dice in giro che il Fatto quotidiano usufruirà del decreto liquidità; 2,5 milioni di euro da UniCredit con il 90% di garanzia dello Stato. Se non li restituisce Travaglio, li restituisce Conte. Adesso si capisce l'amore sviscerato di Marco nei confronti di Giuseppi».
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