La Rai ha messo in piedi una task force per l'emergenza Coronavirus, guidata dal direttore generale Alberto Matassino, ma non tutto sembra procedere perfettamente. In un momento in cui l'informazione diventa essenziale il servizio pubblico ha cancellato dai palinsesti Porta a Porta, per ragioni di precauzione sanitaria (Vespa ha intervistato Zingaretti, positivo al virus) facendo però infuriare lo storico conduttore Rai («Una decisione dal sapore politico che mi preoccupa, non esiste alcuna ragione sanitaria si cui si fondi il provvedimento»). L'epidemia che ha messo in ginocchio l'Italia ha anche stravolto la programmazione della tv di Stato, ma resta spazio anche per il resto, ma proprio tutto il resto. Così che ieri pomeriggio, in fascia protetta, è andata in onda un'intervista sul tema della transessualità. Ospite di Vieni con me su RaiUno, la poetessa transgender Giovanna Vivinetto «racconta il suo difficile percorso di transizione». La cosa ha provocato reazioni nell'opposizione di centrodestra. Molto dura quella di Licia Ronzulli, senatore di Fi e presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza: «Disforia di genere, transessualità non sono argomenti che si possono trattare in fascia protetta, con i bambini incollati davanti alla tv perché le scuole sono chiuse, con la superficialità con la quale si è fatto a Vieni da me. Rai 1 ha toppato alla grande. Caterina Balivo, da mamma, si è posta il problema che suo figlio potesse essere davanti alla Tv mentre sera lei era in onda? I genitori si aspettano delle scuse -aggiunge- e i vertici della Tv di Stato devono multare la trasmissione, fornire spiegazioni su come sia stato possibile commettere un errore così grave e assicurarsi che simili grandi incidenti non si ripetano. Gli italiani pagano il canone e non certo per assistere a queste assurdità alle 15.30 del pomeriggio». All'attacco anche il senatore azzurro Lucio Malan: «È del tutto inaccettabile che una trasmissione della Rai tratti per venti minuti del cambiamento di sesso, con toni sostanzialmente celebrativi». Alberto Barachini, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, riferisce di aver ricevuto «molte proteste» per lo spazio dedicato da RaiUno al tema del cambiamento di sesso in un orario pomeridiano e in un giorno in cui tutti i bambini italiani sono a casa da scuola e spesso incollati alla tv. Di qui la richiesta alla Rai di «estendere le tutele previste per le fasce protette, modificando altresì le modalità del cosiddetto intrattenimento», chiede il presidente della Vigilanza Rai. Dai vertici dell'azienda, al momento, nessuna risposta.
L'altro giorno Viale Mazzini ha dovuto correggersi sul tono entusiastico con cui ha comunicato in questi giorni i risultati di share dei programmi sull'emergenza sanitaria (tra cui anche il discorso di Conte), giudicato da molti inopportuno visto il momento. «La Rai continuerà a rendere noti gli ascolti, ma strutturando il comunicato con i soli dati senza accompagnarli con il tradizionale commento», ha fatto sapere l'azienda.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.