Non c’è pace all’interno del Partito democratico di Bologna. In vista delle prossime elezioni amministrative continuano i dissapori tra il candidato sindaco Matteo Lepore e Isabella Conti, uscita sconfitta dalle primarie di giugno scorso. Una guerra intestina che sta logorando il Pd e che rischia di avere pesanti ripercussioni sulla tornata elettorale. Non c’è stato neppure il tempo di gioire per la vittoria di Lepore alla competizione tra gli esponenti democratici per guidare la coalizione che è esplosa di nuovo la polemica. La renziana Conti non era ben vista dal Movimento 5 Stelle, che avrebbe indicato un proprio candidato sindaco se quest’ultima avesse superato il rivale alle primarie. Il successo di Lepore sembrava aver spianato la strada per la costituzione di un forte raggruppamento elettorale, ma le beghe interne al Pd sembrano nuovamente prendere il sopravvento.
A creare nuovi malumori è stata la scelta della maggioranza dei democratici di escludere dalla lista del partito i candidati vicini alla Conti, i quali non sono stati neppure invitati a partecipare alla discussione. Un affronto che non è andato giù ai piddini più vicini a Renzi, i quali hanno fatto sapere di non arrendersi alle decisioni dei rivali interni. Tra gli esclusi eccellenti risultano anche due ex assessori della giunta del sindaco uscente Virginio Merola. Si tratta di Virginia Gieri e Alberto Aitini, il quale al Corriere della Sera ha dichiarato: “È una scelta antidemocratica e storica, perché a Bologna non era mai successa una cosa del genere”. Aitini ha parlato di “epurazione”, rivendicando la presenza in lista di tutte le anime del Pd.
La lite tra i democratici bolognesi può creare grossi problemi al segretario nazionale Enrico Letta che punta molto sul risultato elettorale della città dell’Emilia Romagna, storica roccaforte della sinistra. Intanto, gli “epurati” non sembrano arrendersi e hanno chiesto l’intervento dei vertici nazionali del partito. Il loro obiettivo è riaprire la lista e di includere anche gli esponenti della corrente della candidata alle primarie Conti.
Una bella gatta da pelare per Letta che è chiamato a mettere una toppa a un errore grossolano e non trascurabile, qualora ce ne sia ancora la possibilità. In gioco c’è la città di Bologna e perdere le elezioni in Emilia sarebbe un grosso smacco per il Pd.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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