Stavano discutendo dello stato di salute del Movimento 5 Stelle, dopo la sconfitta elettorale dei pentastellati in Umbria, esponendo due tesi diverse. Poi hanno iniziato a litigare e si sono presi a male parole. È accaduto ieri sera, nella puntata di Otto e mezzo, il programma di Lilli Gruber in onda ogni sera su La7, a Marco Travaglio, direttore de Il fatto quotidiano, e ad Alessandro De Angelis, vice direttore di Huffington Post. Poco prima il direttore aveva citato le manette agli evasori fiscali, il taglio dei parlamentari, il reddito di cittadinanza, il taglio dei vitalizi e la legge anticorruzione e aveva sottolineato la positività delle misure e ha detto: "Dopodiché, possono anche sparire, per quanto mi riguarda. Se il M5s è biodegradabile, verrà un giorno, tra l’altro previsto, nel quale non servirà più a nulla".
Il primo battibecco
"Se non ci fosse nessun problema nel movimento, non si capisce per quale motivo perde sempre", ha dissentito De Angelis, rivolgendosi al collega in collegamento, commentando l'ultimo esito elettorale 5S, il quale però ha risposto: "Ma io ho mai detto che non c'è nessun problema?". De Angelis, allora, ha ribattuto che la tesi di Travaglio risulta, spesso, "giustificazionista" e da lì la discussione accesa tra i due. "Sturati le orecchie", ha replicato ridendo il direttore del Fatto e, risentito, De Angelis ha risposto: "Ci sento bene".
La lite sui voti a Salvini
Poi la lite tra i due giornalisti è proseguita sulle critiche al nuovo esecutivo giallo-rosso e al tema che chi critica il governo aiuti la destra. "Vedo che non leggi il tuo giornale, visto che fai proporre fior di pezzi sui giornalisti di sinistra che tifano Salvini. Perché tu non fai scrivere pezzi sui giornalisti di sinistra che, secondo te, stanno tirando la volata a Salvini?", gli ha detto De Angelis e Travaglio, provocatoriamente, ha risposto affermativamente.
È stato in quel momento che De Angelis ha accusato il collega di aver fatto raggiungere, con la sua "linea", il 35% al leader della Lega e ha detto: "La differenza è che io critico anche quelli che sono vicini al mio cuore e che se da sinistra si critica il governo, questo non signfica favorire Salvini. È la realtà, non la vuoi vedere, ma è la realtà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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