Ce l'hanno venduta come una riduzione delle tasse locali, ma sarà un salasso. La local tax, il contributo unico locale che unificherà l'Imu e la Tasi, rischia infatti di essere un salasso senza precedenti. Ancora una volta il governo si mette a fare cassa sul mattone. "Renzi rischia di portare tassazione casa a 40 miliardi, dagli 11 di Berlusconi", tuona il presidente dei deputati azzurri Renato Brunetta denunciando "l'inaccettabile patrimoniale" del governo. Perché, come dimostrano le proiezioni di ItaliaOggi, mentre sulle prime case i Comuni potranno muoversi entro un range tra il 2,5 e il 5 per mille (ovvero le stesse aliquote della vecchia Imu di Mario Monti), sulle seconde case gli italiani arriveranno a pagare un'aliquota al 12 per mille. Peccato che quest'anno i due tributi messi insieme non potevano superare per legge l'11,4 per mille.
Matteo Renzi come Mario Monti. Un paragone difficile da digerire. Ma per quanto riguarda le politiche sul mattone il premier, che al G20 sta sbandierando slogan del tipo "meno austerity", si sta comportando proprio come il bocconiano. Una ricetta recessiva che rischia di mettere ulteriormente in ginocchio un mercato già fiaccato dagli ultimi governi. Stando, infatti, alle indiscrezioni che emergono dai continui tavoli tra l'esecutivo e l'Anci, la vecchia Imu, che nel 2013 il governo Letta aveva abolito su pressione di Silvio Berlusconi, rischia di tornare. Sulle prime case, in particolar modo, la local tax avrà lo stesso range di imposizione che oscillerà tra il 2 e il 6 per mille con aliquota al 4 per mille. Insomma, l'Imu uscita dalla porta rientrerà dalla finestra. Ma il vero salasso arriverà per i proprietari delle seconde case. Anche perché i sindaci hanno chiesto a Renzi l'invarianza del gettito in modo da far fronte ai tagli previsti dalla legge di Stabilità.
Il trucco è servito. Da settimane Renzi va in giro a raccontare agli italiani che sta mettendo a punto la più imponente riduzione della pressione fiscale della storia della Repubblica italiana. Peccato che con la legge di Stabilità il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan abbia tagliato altri 4 miliardi ai comuni, pari a circa il 10% della spesa corrente. Per questo i primi cittadini spingono a ritoccare all'insù il tributo immobiliare che potrebbe confluire, con un emendamento ad hoc, nella legge di Stabilità. Dal canto suo, Renzi insiste nel voler unificare tutte le tasse locali sebbene i tecnici stiano incontra numerose difficoltà nell'attuazione. Il tema, comunque, è molto probabile venga rinviato in attesa dell’approdo della manovra in Senato.
Rispetto alla vecchia Imu sarà, invece, asciugato il capitolo delle riduzioni. Come anticipa ItaliaOggi, infatti, nel 2012 l'imposta sul mattone prevedeva 200 euro di detrazione per l'abitazione principale e 50 euro per ogni figlio a carico.
Per la local tax, invece, si parlerebbe di 100 euro di detrazione fissa, mentre gli sconti per i figli non sono stati nemmeno contemplati. Si vedrà se, più avanti, il tavolo affronterà il tema. Meno probabile, invece, che esecutivo e Anci convergano sulle riduzioni modulate in base al reddito. Insomma, non una buona notizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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