La locomotiva tedesca s'inceppa (per sciopero)

Berlino«Gentile cliente, il sindacato dei macchinisti Gdl ha proclamato uno sciopero su scala nazionale. I treni a lunga percorrenza si fermeranno dalle 18 di sabato alle 4 di lunedì mattina. La lista dei treni garantiti è disponibile al sito...». Così risponde il numero verde delle ferrovie tedesche, Deutsche Bahn , in un fine settimana da bollino rosso per il rientro dalle vacanze d'autunno. Con 35 mila iscritti, Gdl è relativamente piccola rispetto all'altra sigla di settore, la Evg (210 mila tesserati), ma senza macchinisti si sono fermati due convogli su tre. Quello che più ha colpito è il ripetersi delle agitazioni: i treni si erano fermati già pochi giorni fa. E mentre lo sciopero era ancora in corso, gli ottomila piloti di Lufthansa aderenti alla sigla Vereinigung Cockpit annunciavano uno sciopero di 35 ore a partire dalle 13 di oggi. Ripartono i treni e si fermano gli aerei, con l'aggravante che quello dei piloti è l'ottavo sciopero dall'inizio dell'anno. Il primo, massiccio, si è consumato a fine marzo; gli altri nelle scorse settimane, rendendo i cieli tedeschi più simili a quelli francesi o italiani. A scatenare i piloti, i tagli alle pensioni.

Stupiti dalla durezze degli scioperi, alcuni osservatori hanno puntato il dito contro la frammentazione sindacale: Gdl e Cockpit sono organizzazioni indipendenti dalle grandi confederazioni come DGB (6 milioni di tesserati) o Ver.di (2,2 mln). Non è un caso che il governo Merkel stia lavorando a un progetto di legge per escludere dal tavolo delle trattative le sigle minori.

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