Lombardia verso il rosso. Fontana: decisioni urgenti

Il tasso di positività cala al 5,7 per cento

Lombardia verso il rosso. Fontana: decisioni urgenti

Corre in virus e le strutture sanitarie sono di nuovo sotto pressione, soprattutto al nord. «Sembra di essere tornati indietro, come al gioco dell'oca: ritorna alla partenza, hai perso! Ci sembra proprio di rivivere i momenti di un anno fa», ammette sconfortata Antonella D'Arminio Monforte, direttore delle Malattie infettive, Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, dove i reparti sono pieni e il pronto soccorso al limite.

Perché è ancora la Lombardia la regione in maggiore sofferenza, con ben 4.084 nuovi casi su un totale nazionale di 19.749. Numeri preoccupanti, che non scendono nonostante le restrizioni della fascia arancione scura e le scuole chiuse. Il governatore Attilio Fontana è preoccupato dalla rapidità del virus e si prepara a prendere con il governo decisioni urgenti, al passo con le varianti che non rallentano. Con questi numeri Fontana non se la sente nemmeno di escludere che lunedì, quando scadrà l'ordinanza regionale, le scuole lombarde possano rimanere ancora chiuse. «Valutiamo con cautela e serietà la situazione», dice. Ma se la curva non si raffredda è più probabile che si vada verso la zona rossa, perché l'incidenza dei casi (l'indice di positività in Lombardia è all'8,5 per cento) e la percentuale di occupazione dei posti letto, nei reparti ordinari e soprattutto in terapia intensiva, con più di 600 pazienti ricoverati, sono oltre il livello di guardia. Anche Brescia, dove gli ospedali sono saturi, si avvia verso la zona rossa. Ieri 30 pazienti sono stati trasferiti in altre regioni. Se sarà necessario, questi trasporti da ora in poi potranno essere effettuati dal treno sanitario presentato ieri dal governatore Fontana alla stazione Centrale di Milano e realizzato dal gruppo Fs in collaborazione con il dipartimento della protezione civile, la Regione Lazio, la Croce Rossa Italiana e l'Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia. Il convoglio consente di curare e trasferire i pazienti, verso altre zone d'Italia o all'estero, con personale sanitario dedicato su carrozze equipaggiate con specifiche attrezzature mediche. Un modo per allentare la pressione sulle strutture ospedaliere e integrare il servizio sanitario territoriale per la gestione delle emergenze.

Dal bollettino del ministero della Salute, emerge che il tasso si positività nazionale è calato al 5,7 per cento, a fronte di un numero di tamponi molto più elevato. Ieri in tutta Italia ne sono stati effettuati 345.336, quasi il doppio rispetto a lunedì.

Preoccupano i numeri delle ospedalizzazioni. Ieri si è registrato un picco di ingressi giornalieri in rianimazione, 278 nelle ultime 24 ore, mai così tanti dallo scorso 3 dicembre. In aumento anche i ricoverati con sintomi (+562).

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