Dopo due settimane nere, iniziano a intravedersi piccoli segnali di miglioramento che ci dicono come la curva dell'ondata estiva di Covid sia in rallentamento. Innanzitutto i nuovi casi: ieri 96.384 contro i 107.122 di giovedì e contro i 100.690 di una settimana fa. Anche il tasso di positività è un po' più basso: 24,7% contro il 26,2% di giovedì. Ovviamente resta alto il numero dei ricoveri (ieri 289) e dei decessi (ieri 134 contro i 105 del giorno precedente). Ma, come abbiamo imparato dalle ondate precedenti, è normale che ingressi in ospedale e numeri delle vittime siano gli ultimi parametri a normalizzarsi e oggi siano ancora il riflesso del boom di contagi di un paio di settimane fa.
Verso l'allentamento anche restrizioni sulle quarantene. Oggi l'isolamento dura sette giorni ma il ministero alla Salute sta valutando una nuova circolare per permettere a chi non ha più sintomi nell'arco di 48 ore di interrompere la quarantena se il tampone è negativo. Si pensa anche di tagliare da 21 a 15 i giorni di isolamento (per tornare liberi senza tampone) per le forme gravi. La decisione sta per essere presa alla luce delle caratteristiche della variante estiva che, nella maggior parte di casi, si è risolta con una grande ondata di raffreddori e faringiti.
«Era atteso che i contagi Covid aumentassero ancora, ma con un ritmo inferiore rispetto ai giorni e alle settimane passate. È l'evidenza che questa variante stia esaurendo la forza propulsiva di dare nuove infezioni» conferma Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. «È una storia che si ripete - osserva - Poi verrà fuori qualche altra variante. E che la prossima a dominare la scena sia quella ribattezzata col nome di fantasia Centaurus è da vedere». È ancora presto per dire se diventerà la variante prevalente, ma intanto Centaurus è il nuovo incubo dei laboratori, se non altro perchè sembra essere molto più veloce delle forme già in circolazione. Per ora, secondo quanto emerge dal database Gisaid, ne sono stati isolati 290 casi nel mondo, in quindici Paesi differenti, con una concentrazione nettamente maggiore in India.
In Italia ad oggi è ancora predominante al 75% la sottovariante Omicron 5: lo indicano i dati, aggiornati al 5 luglio, risultato dell'indagine rapida condotta dall'Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute con i laboratori regionali e con la fondazione Bruno Kessler. Cosa ci aspetta in autunno non si sa, è ancora presto per dirlo. Quello che è chiaro è che l'ondata di luglio ha fortemente indebolito alcune categorie, in primis fragili e immunodepressi. Da qui le pressioni per la quarta dose, con l'obbiettivo di mantenere alta la risposta degli anticorpi e «tirare» fino a ottobre, quando avremo i vaccini aggiornati.
La campagna vaccinale «improvvisata» in piena estate ieri è andata un po' meglio: sono state 45mila le quarta dosi somministrate, rispetto alle 36mila del giorno precedente. Tuttavia l'obbiettivo delle 100mila al giorno sembra ancora utopia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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