Londra tassa i profitti extra delle società di gas e petrolio. È il piano contro il caro-vita

Il Cancelliere dello Scacchiere britannico Rishi Sunak ha annunciato alla Camera dei Comuni di Londra un piano di intervento contro il caro vita nel Regno Unito

Londra tassa i profitti extra delle società di gas e petrolio. È il piano contro il caro-vita

Il Cancelliere dello Scacchiere britannico Rishi Sunak ha annunciato alla Camera dei Comuni di Londra un piano di intervento contro il caro vita nel Regno Unito da 15 miliardi di sterline (circa 17 miliardi di euro), di cui 9 miliardi sono destinati agli aiuti per le famiglie meno abbienti, a sostegno dei milioni di cittadini che risentono delle bollette energetiche sempre più costose. Il pacchetto di interventi sarà in parte finanziato da una tassa eccezionale sui profitti extra generati dalle società che operano nel settore del petrolio e del gas, rispetto alla quale era stata mostrata una certa titubanza da parte dell'esecutivo conservatore.

In base al nuovo piano, ogni famiglia nel Regno Unito riceverà uno sconto sulla bolletta energetica di 400 sterline questo autunno. Inoltre, per quelle meno abbienti è previsto anche un contributo una tantum di 650 sterline per ridurre le conseguenze del caro vita mentre i livelli di inflazione sono ai massimi da 40 anni. Altre forme di aiuti economici mirati riguardano i pensionati e i disabili. «Sappiamo che le persone stanno affrontando grandi difficoltà per il costo della vita», ha affermato Sunak sottolineando la consistenza del «significativo» intervento governativo. Stando al ministro del Tesoro, grazie a tutte queste misure i britannici «sentiranno di meno» il peso dell'inflazione.

Il tempismo dell'iniziativa ha suscitato le accuse dell'opposizione laburista, poiché arriva proprio il giorno dopo la bufera di critiche piovute sul primo ministro Boris Johnson e sul suo governo per i dettagli molto imbarazzanti sullo scandalo Partygate (le feste durante il lockdown imposto al Paese), dettagli rivelati dalla pubblicazione integrale del rapporto redatto dall'Alta funzionaria Sue Gray. La vicenda ha spinto alcuni deputati Tory a farsi avanti chiedendo la sfiducia del primo ministro, sebbene si tratti di un numero ridotto di parlamentari ribelli. Ma è evidente che ora Johnson voglia voltare pagina. L'inchiesta ha evidenziato particolari imbarazzanti di una mentalità diffusa «che lasciano sgomenti» e sono «ben al di sotto degli standard richiesti», si legge nel documento.

La responsabilità ricade sui vertici dell'establishment, a livello politico e di funzionari, e il leader Tory di fronte alla Camera dei Comuni ha voluto assumersela «in modo pieno» rinnovando le scuse già fatte altre volte sulla vicenda al Parlamento e alla nazione ma ribadendo sempre di voler «andare avanti» perché «ha imparato la lezione» nonostante le opposizioni gli chiedano di dimettersi, e i

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