Lotti fa la fine della Moretti Il Pd scivola sulle false scuse

Salta l'incontro con le agenzie di stampa in sciopero Il ministro: suocera in coma. Poi va a sciare all'Abetone

Lotti fa la fine della Moretti Il Pd scivola sulle false scuse

Siamo sinceramente preoccupati per la suocera di Luca Lotti, il ministro dello sport.

Qualche settimana fa, alla kermesse del Lingotto, pochi giorni dopo la notizia di Lotti indagato per l'affare Consip, il braccio destro di Renzi era giunto con vistoso ritardo e s'era giustificato rivelando il vero motivo delle sue angustie, altro che le indagini. «Non ho potuto prima... Non sta bene mia suocera, questi sì che sono problemi seri». Nelle settimane successive, allo sportivo ministro con delega all'editoria (si sa che ormai il mestiere del giornalista è un salto mortale nel vuoto) capitava un'altra grana. È difatti autore di un'idea giudicata «alquanto stravagante» da ogni addetto ai lavori: quella di mettere a gara europea i contratti di «pubblico servizio» per agenzie di stampa (in ballo ci sono i fondi della presidenza del Consiglio). In Europa l'informazione di base è tutelata dal governo di ciascun paese come «interesse pubblico primario» e un bando aperto ad agenzie straniere verrebbe considerato contrario alla sicurezza nazionale. È il motivo per il quale, sabato scorso, tutte le agenzie italiane erano in sciopero durante le celebrazioni per il Sessantesimo Ue. Alla richiesta dei sindacati di poter incontrare il ministro, portavoce del ministro e capo ufficio stampa (Luca Di Bonaventura e Francesco Selvi) avevano infatti opposto cortese diniego. «La disponibilità a incontrarsi e confrontarsi del ministro non è mai mancata. Non risulta un rifiuto... Giovedì non si può. Venerdì, domani, il ministro però non c'è, non ci sarà neppure al Consiglio dei ministri. Nel senso che ha un problema personale: c'ha la suocera in coma in ospedale... Deve andare in ospedale. Per favore, tenetevelo per voi». La circostanza è stata l'altroieri verificata e resa pubblica dal Fatto quotidiano, dopo che i Cdr avevano rispettato il riserbo chiesto per un motivo così personale. Peccato però che nelle stesse ore di questa tragica circostanza, Lotti si sia fatto prendere dall'entusiasmo pubblicando anche lui, su Facebook, con tanto di selfie con il campione della discesa libera Innerhofer, il seguente post: «Avevo preso un impegno con gli amici dell'Abetone e l'ho mantenuto: oggi ho partecipato a una bellissima iniziativa pro-terremotati...». Ieri, il suo staff ha smentito la ricostruzione del Fatto, sostenendo che l'appuntamento non era fissato per venerdì, bensì per la prossima settimana. Ma non una parola sulle condizioni della povera suocera di Lotti.

Maledetto fu il post e chi lo scrisse, però, come ben sa la ex deputata veneta Alessandra Moretti, assente dal Consiglio regionale per «motivi di salute» e nelle stesse ore caduta nella vanità di far sapere urbi et orbi di una sua bella vacanza in India. Adesso il guaio è che la scala delle priorità per il ministro supersportivo con delega all'editoria è bella e dimostrata. Delle centinaia di posti di lavoro in pericolo nelle agenzia di stampa poco (nulla) gli cale.

Fossimo nel premier, coglieremmo la discesa sugli sci al balzo, spostando quelle deleghe a un ministro o sottosegretario meno «sportivo». Con un pensiero e un abbraccio alla signora suocera, di cui non abbiamo notizie. Speriamo che resista. Anche al genero.

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