A Lucca, il candidato del centrodestra Mario Pardini ha vinto col 51% contro il 49% del candidato del centrosinistra, Francesco Raspini.
Nel capoluogo toscano, che nella prima Repubblica fu un feudo democristiano, il primo turno si è concluso con il candidato del centrosinistra Francesco Raspini in vantaggio su quello del centrosinistra, Mario Pardini, 42,6% a 34,3%. Raspini è appoggiato dal Pd (17,7%), Europa Verde (2%) e da quattro liste civiche, mentre Pardini godeve dell'appoggio di due liste civiche e delle forze del centrodestra unito: FdI (12,7%), Lega (6,6%) e Forza Italia-Udc (3,6%). In vista del ballottaggio, Pardini è riuscito a chiudere degli apparentamenti con il civico Elvio Cecchini (2,9%) e con Fabio Barsanti (9,5%), candidato di estrema destra. Il deputato di Forza Italia, Elio Vito, ha usato l'accordo che Pardini ha stretto con Barsanti come uno dei pretesti per abbandonare il partito e per annunciare le proprie dimissioni da parlamentare, mossa che probabilmente meditava di fare da tempo.
Ma le polemiche hanno riguardato anche il centrosinistra. Il direttore d'orchesta Alberto Veronesi, figlio del noto oncologo Umberto, che al primo turno aveva ottenuto il 3,6% dei voti grazie al sostegno di due liste civiche è finito nel mirino dei suoi alleati per aver dichiarato di voler sostenere il candidato di centrodestra, Pardini. Dietro le due liste civiche, infatti, si nascondeva l'appoggio delle forze riformiste di centrosinistra: +Europa, Azione e Italia Viva. Carlo Calenda ha sconfessato pubblicamente Veronesi:“Oggi pomeriggio – ha dichiarato due giorni fa il segretario di Azione parlando su La7 sarò a Lucca per chiudere la campagna elettorale con Enrico Letta a sostenere un suo candidato, che non ha” alle spalle “i Cinquestelle, dopo che il nostro candidato, che non era di Azione ma un civico, ha deciso di appoggiare la destra dove c’è anche CasaPound e io mi sono scusato con gli elettori e vado a sostenere il candidato altrui”. Dichiarazioni alle quali è seguita subito la replica di Veronesi: “Carlo Calenda mi da del traditore per il mio appoggio a Pardini per sindaco di Lucca. Il traditore é lui. Mario Pardini – rivela - fino a una settimana fa era il candidato scelto da Azione in caso di ballottaggio”.
Secondo Veronesi, tutto è cambiato dopo l'incontro tra Letta e Calenda che ha sancito l'accordo a livello nazionale: “Azione è diventata in pratica una corrente del Pd. A quel punto improvvisamente Pardini è diventato un fascista, io sono diventato un incapace e un traditore”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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