L'Europa è pronta ad incontrare l'Italia sui migranti da ricollocare. Dopo la "soluzione" sospesa degli immigrati sbarcati da Sea Eye e Sea Watch, ora inizia il gioco delle tre carte sulla redistribuzione delle circa 300 persone approdate a La Valletta.
Non è una questione secondaria. Salvini giura che "non ci sarà nessun arrivo in Italia finché l'Europa non rispetterà gli impegni presi, a parole, con l'Italia, accogliendo i 270 immigrati sbarcati in estate tra Pozzallo e Catania che dovevano già essere ricollocati". Secondo quanto riferisce il Viminale, quella solidarietà si trasformò in un poco di fatto: oltre la metà (141) dei clandestini è ancora saldamente nel Belpaese. Almeno nominalmente.
Salvini è pronto ad autorizzare l'arrivo in Italia dei 15 migranti "accolti" da Giuseppe Conte a patto che gli altri Stati facciano la loro parte e si prendano quanto promesso in passato. Il commissario europeo alle Migrazioni Dimitris Avramopoulos "è pronto ad incontrare il governo italiano per discutere di qualsiasi ulteriore passo possa essere fatto per fare progressi su questo fronte". Ma la strada è piuttosto in salita.
"A quanto ci risulta - dice la portavoce della Commissione Ue, Natasha Bertaud - dei 220 ricollocamenti promessi molti
sono già stati effettuati. C'è un certo numero di casi pendenti, che vanno attribuiti a diversi motivi, compresa, in alcuni casi, l'irreperibilità del richiedente e, in un ristretto numero di casi, ragioni di sicurezza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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