L'ultima trovata dei 5S: così Conte ha riciclato Casalino

L'ex portavoce di Conte "ora ha un compito ancora più gravoso": l'obiettivo è quello di evitare dissidi pubblici e compattare mediaticamente il Movimento

L'ultima trovata dei 5S: così Conte ha riciclato Casalino

Che fine ha fatto Rocco Casalino? In molti continuano a domandarsi quale strada abbia intrapreso l'ex concorrente del Grande Fratello dopo la crisi di governo che ha portato Giuseppe Conte a salutare Palazzo Chigi, sostituito ora da Mario Draghi che gode del sostegno di una larghissima e variegata maggioranza. È stato proprio l'ex presidente del Consiglio a svelare l'attuale compito ricoperto da Casalino: l'ex portavoce dell'avvocato adesso è diventato responsabile per le tv, sempre nella galassia del Movimento 5 Stelle.

Lo stesso Conte lo ha annunciato pochi giorni fa a La Piazza, la kermesse di Affaritaliani.it che si è svolta a Ceglie Messapica (Brindisi). "È stato assunto alla Camera e al Senato ed è responsabile per le tv. Quindi ha un compito molto più gravoso, perché ora lavora non più per un singolo, ma per i gruppi parlamentari del M5S", è stata la risposta dell'ex premier alla domanda del direttore Angelo Maria Perrino sul ruolo attuale di Rocco Casalino.

Il nuovo compito di Casalino

Per l'ex concorrente del GF si tratta sicuramente di un impegno piuttosto complicato. L'obiettivo è quello di far parlare il Movimento 5 Stelle con una sola voce, evitando dissidi e discordanze pubbliche. Il tutto per fornire un'immagine mediatica che faccia apparire il M5S compatto e coeso. Insomma, la traccia del compito che gli è stato assegnato potrebbe essere così riassunta: far passare l'idea di un Movimento unito senza più alcuna divisione in correnti grazie al nuovo corso targato Giuseppe Conte.

Come scrive Affaritaliani, Casalino dovrebbe occuparsi anche di tutta la strategia comunicativa. I capisaldi saranno ad esempio la difesa del reddito di cittadinanza, il rilancio del salario minimo e il "no" assoluto al ritorno al nucleare. Una linea comune e concordata che unisca la squadra dei ministri, i capigruppo e tutti gli eletti alla Camera e al Senato. Il tutto per evitare sfumature pericolose che possano mettere in forte discussione la neo-leadership di Conte.

I guai per il M5S

Tuttavia nulla toglie che il Movimento 5 Stelle prima o poi dovrà affrontare faccia a faccia i problemi che stanno venendo a galla, soprattutto nei territori. A spaventare il M5S sono innanzitutto le elezioni Amministrative che si terranno il 3 e il 4 ottobre.

Anche Conte lo sa: il rischio è quello di un colossale flop, che a quel punto rappresenterebbe il primo passo falso della sua era. A ciò si aggiunge l'offensiva legale di alcuni grillini della prima ora che contestano il nuovo statuto e l'elezione di Conte come presidente del Movimento. Il mare è in tempesta, altro che quiete.

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