Decreto «pot-pourri» o, meglio ancora, decreto «misto». Purché non lo si definisca «omnibus», un termine considerato «sensibile» dopo i richiami del Quirinale che - come è noto - non solo non vede con troppo favore l'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza degli ultimi anni ma guarda con perplessità anche ai decreti legge inzeppati di norme disomogenee e che non c'entrano nulla l'una con l'altra. Al punto che poco più di due mesi fa Sergio Mattarella convocò al Quirinale i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, proprio per sensibilizzarli sull'argomento.
Così, anche davanti all'ordine del giorno del preconsiglio dei ministri che si è tenuto ieri pomeriggio, ministri e responsabili dei servizi legislativi ci tengono a dire che lunedì prossimo il governo non approverà alcun decreto omnibus, ma, più semplicemente, due dl dove convergeranno diversi interventi urgenti. È questa, d'altra parte, l'indicazione che arriva da Palazzo Chigi, che vuole accuratamente evitare qualsiasi polemica in vista del Consiglio dei ministri di lunedì pomeriggio, l'ultimo prima del liberi tutti e dell'agognata pausa estiva. Che si annuncia, appunto, con un ordine del giorno piuttosto corposo: dai taxi al caro-voli, passando per le norme sulla giustizia e fino ad arrivare all'archiviazione dell'ultima restrizione ancora presente per i positivi al Covid e alla lotta al granchio blu.
Questi e altri interventi saranno infatti inseriti in due diversi decreti legge. Il primo è, genericamente detto «Asset e investimenti», è appunto il cosiddetto omnibus, un provvedimento di 24 articoli la cui parte più corposa sarà destinata all'atteso riordino del servizio di taxi e a un intervento contro la crescita dei prezzi dei biglietti aerei. Sui taxi stanno lavorando il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e quello delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Ma sul tema è dovuta intervenire in prima persona Giorgia Meloni, durante un vertice al termine del Consiglio dei ministri di giovedì scorso (cui hanno partecipato anche il vicepremier Antonio Tajani, i ministri Raffaele Fitto e Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano). Sul fronte voli, invece, il governo è deciso ad intervenire con una stretta sugli algoritmi che determinano i prezzi dei biglietti aerei.
Sempre in questo decreto, il ministero della Salute vorrebbe invece inserire l'abolizione dell'isolamento per le persone che risultano positive al Covid-19, l'ultima norma sopravvissuta alle restrizioni della pandemia. Mentre il ministero dell'Agricoltura infilerà un provvedimento per sostenere la lotta al granchio blu, autorizzando una spesa di 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento del crostaceo che sta mettendo a rischio il settore ittico. E nel decreto dovrebbe entrare anche una misura ad hoc per alzare i limiti elettromagnetici per il 5G, interventi per contrastare gli incendi - una delle emergenze estive tra le più sentite - e una norma per il recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche.
Il secondo decreto, invece, sarà concentrato sul fronte giustizia, in particolare sulla necessità di intervenire con una norma salva-processi per i reati di criminalità organizzata dopo una sentenza della Cassazione (la numero 34895) che ha dichiarato illegittime le intercettazioni disposte nei confronti di un imputato
che non era accusato direttamente di associazione mafiosa, bensì di un reato ad aggravante mafiosa. Meloni si era impegnata pubblicamente a intervenire proprio il giorno della commemorazione della strage di via D'Amelio.
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