M5s adesso provoca la Lega. Sfida sul conflitto di interessi

Di Maio e Bonafede pronti ad aprire un nuovo fronte. Salvini era stato chiaro: "Non è una priorità". Ma i 5S tornano alla carica

M5s adesso provoca la Lega. Sfida sul conflitto di interessi

I Cinque Stelle preparano la rappresaglia. Dopo le continue tensioni tra i gialloverdi e gli attacchi incrociati su Siri e Raggi, dalle parti del Movimento si studia un piano per sfidare in modo aperto l'alleato del Carrcoccio. E così, secondo quanto riporta l'Adnkronos, i grillini rispolverano il conflitto di interessi. Fonti pentastellate spiegano che "è allo studio una proposta di legge da parte del Movimento". Il vicepremier avrebbe già messo il piede sull'acceleratore: "Di Maio vuole portare la proposta in Aula quanto prima. vediamo se il Pd e la Lega la votano". E sul Corriere le parole del grillino si fanno ancora più chiare e hanno il sapore di una vera e propria provocazione elettorale: "Proporrò alla Lega, al Pd e a chiunque ci voglia stare, una nuova legge sul conflitto di interessi...".

I Cinque Stelle dunque provano nuovamente a cercare lo scontro con l'alleato di governo su un tema così delicato. I grillini non hanno dubbi e sussurrano: "Sarà questo lo spin dei prossimi giorni". E Di Maio, secondo i retroscena di palazzo, avrebbe aperto le porte anche al Pd per tenere caldo quel secondo forno con i dem di cui si parla da diverse settimane. Il conflitto di interessi è un chiodo fisso del ministro della Giustizia Bonafede che sin dall'inizio del suo mandato da Guardasigilli ha fatto sapere di voler cambiare la legge: "Una battaglia fondamentale e si farà". Dello stesso parere un altro grillino di spicco, il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo: "Il conflitto di interessi — spiega —è presente nel contratto di governo siglato con la Lega. Ed è una battaglia che noi portiamo avanti dal primo giorno della nostra nascita. E già so che Alfonso Bonafede si sta impegnando per realizzare questa misura che è importante per noi ma soprattutto per il Paese". Salvini però aveva già bloccato tutto: "Non è una priorità". Adesso il fronte si riapre e non a caso torna in campo la riforma proprio a poche settimane dalle Europee.

I grillini sono a caccia di consensi e mettono in campo una strategia molto chiara: indebolire l'alleato che in questi mesi li ha sorpassati abbondantemente nei sondaggi. Ma il gioco alla provocazione potrebbe essere pericoloso. La tenuta del governo resta fortemente in bilico e gli esiti di un ulteriore scontro su un nuovo fronte potrebbero essere davvero imprevedibili.

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