Uno mugugna e l'altro tira dritto. Mentre Beppe Grillo va avanti con la pubblicazione delle lamentele della base sul Blog, Giuseppe Conte insiste con l'assemblea costituente. Il garante esulta per le quasi 23 mila mail ricevute per la sua «Bacheca del Mugugno», l'ex premier lucida l'argenteria delle 153 mila preferenze espresse dagli attivisti per la selezione dei 12 temi prioritari da porre all'esame dei 300 «saggi» durante la fase due del «congresso» pentastellato. Scambio di battute al veleno, minacce di carte bollate, ora anche guerra di numeri. Lo scontro tra Grillo e Conte è ormai a tutto campo. I due si inseguono.
Il comico strombazza su X: «Grandissima partecipazione per l'avvio de La Bacheca del Mugugno! Sono arrivate ben 22.837 e-mail! Grazie a tutti per il riscontro!». E non è un caso, sussurrano le solite malelingue del M5s, che la cifra sputata fuori dall'Elevato sia pericolosamente vicina alle 22 mila proposte inviate dagli attivisti sulla piattaforma contiana in vista della costituente. A brigante, brigante e mezzo. Infatti il comico pubblica sul Blog la lettera di un attivista che protesta perché disiscritto dal M5s per scarsa partecipazione, nonostante avesse votato online di recente, alle primarie per scegliere i candidati all'Europarlamento. Un altro iscritto parla della costituente di Conte come di «una farsa». Mentre l'ex consigliera comunale di Reggio Emilia Paola Soragni critica la scelta di allearsi con il Pd nella sua città ed evoca la scissione dei fedelissimi di Grillo. «Beppe gli insulti che prende li nasconde», reagisce un parlamentare da Montecitorio, ormai fortino dei contiani.
Insomma, dice chi è vicino ai vertici del M5s, Grillo sulla sua Bacheca del Mugugno «pubblica solo i commenti che gli fanno comodo». Dalle parti di Conte gongolano anche per la presa di distanza di Alessandro Di Battista, che è stato beccato due settimane fa a Roma con Nina Monti, cantautrice e stretta collaboratrice di Grillo. «Non mi interessano le questioni di un partito che ho lasciato tre anni fa», ha detto Dibba, lasciando intendere di aver rifilato un due di picche politico alla Monti.
Conte tira dritto, convinto di potersi prendere definitivamente il M5s. «Si sono concluse le operazioni per le vostre preferenze, siete stati tantissimi, oltre 153 mila preferenze sui 20 temi. Ne avete selezionati 12, anche sulle regole organizzative del M5s per renderlo più incisivo sul territorio, tutto questo certificato da società indipendenti», così l'avvocato in un video sui social in cui annuncia che si è chiusa la prima fase dell'assemblea costituente. «Sono orgoglioso di questa comunità viva, vivacissima che sta coinvolgendo tantissimi non iscritti e che vuole proporre soluzioni nuove e obiettivi nuovi per il M5s», prosegue Conte. In effetti la costituente sta prendendo la direzione dei cambiamenti radicali. Tra i 12 temi arrivati al secondo turno c'è la ridiscussione «dei ruoli del presidente e del garante, il nome e il simbolo del Movimento», proposta piazzatasi settima con 7 mila e 814 voti. All'undicesimo posto la «revisione del Codice etico per candidature e alleanze», con 7 mila e 414 preferenze degli attivisti.
In questo filone tematico rientra la possibile modifica della regola dei due mandati. Ora spetta ai 300 iscritti estratti a sorte il compito di animare i tavoli di lavoro da cui usciranno le proposte che saranno votate dagli iscritti nell'ultima fase dell'assemblea, prevista a novembre.
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