Il M5S vuole rafforzare il telelavoro nella pubblica amministrazione

Il Movimento 5 Stelle ha depositato una proposta di legge in Senato per consentire a un maggior numero di dipendenti della Pubblica amministrazione di lavorare da casa. "Ci sarebbero meno incidenti in strada e meno emissioni"

Il M5S vuole rafforzare il telelavoro nella pubblica amministrazione

Incentivare le modalità di lavoro flessibili come il telelavoro è sempre stato uno dei mantra del Movimento 5 Stelle, che hanno inserito questo obiettivo anche all'interno del programma per le ultime Europee. Ecco perché non sorprende più di tanto la proposta di legge depositata in Senato dall'onorevole grillino Fabrizio Ortis - e già sottoscritta da una trentina di senatori - per rafforzare nella Pubblica amministrazione la pratica dello smart working, già previsto - come scrive anche Agi - dall'articolo 14 della legge Madia del 2015, che incentivava il lavoro da casa con una pratica "i cui triennali effetti si sono esauriti ad agosto 2018".

La legge che porta il nome dell'ex ministro per la Pubblica amministrazione del governo Renzi si poneva obiettivo di far lavorare da casa il 10 per cento del personale della Pa. "Ma solo una minima percentuale di lavoratori è stata coinvolta", scrivono i grillini, che fanno notare come dal punto di vista dello smart working l'Italia sia tra i Paesi dell'Unione europea messi peggio: un paragone che diventa "impietoso in confronto ai numeri di altre nazioni extraeuropee". Dal 10% auspicato dalla legge Madia, i pentastellati mirano a un ambizioso "30% di telelavoratori pubblici nei prossimi due anni". Con un risparmio atteso di 3 miliardi di euro.

Ma alla base della proposta grillina non c'è solo una questione economica. Infatti, la riduzione degli spostamenti nel tragitto casa-lavoro porterebbe a un calo del numero di incidenti automobilistici e una minore produzione di gas di scarico. Inoltre, sempre secondo i calcoli dei 5 Stelle, far lavorare a distanza il 20% dei dipendenti della Pa produrrebbe "1.600 incidenti, 20 morti e 2.272 feriti in meno ogni anno. E 2.400 sinistri, 30 decessi e 3.408 feriti in meno, considerando invece il secondo scenario del 30%".

E poi ancora una "diminuzione dei morti per malattie da inquinamento come bronchiti, asma, allergie, patologie cardio-circolatorie; dalle 300 mila alle 450 mila tonnellate di CO2 non emesse annualmente; risparmi nell'ordine di centinaia di milioni di euro per la spesa in carburante". Dal telelavoro, insomma, guadagnerebbero tutti. Anche l'ambiente.

Per non parlare poi dei benefici in termini di "miglioramento della qualità della vita dei lavoratori", che potrebbero stare più vicini alle loro famiglie.

A questo proposito, il Movimento 5 Stelle ha depositato un'altra proposta di legge mirata all'"applicazione dell'istituto della mobilità temporanea a tutti i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche". Il tutto per "tutelare il diritto del fanciullo di crescere e trascorrere i primi anni di vita in un contesto familiare in cui sia garantita la compresenza di entrambi i genitori".

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