Un italiano responsabile degli affari europei per conto della Francia. Avete letto bene. Il piddino Sandro Gozi, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Renzi con delega agli affari europei, sarà nominato a breve responsabile delle politiche europee del governo francese. Una nomina, quella di Gozi, che sarà ratificata nei prossimi giorni dal primo ministro francese, Edouard Philippe. Gozi resterà nell'esecutivo di Parigi fino al 31 ottobre, giorno in cui gli eurodeputati britannici lasceranno Strasburgo a causa della Brexit. Sarà proprio l'ex sottosegretario renziano a entrare nell'Europarlamento come deputato.
Per l'Italia? No, per la Francia, visto che alle elezioni di maggio si era candidato nelle liste di En Marche, il partito del presidente Emmanuel Macron. Secondo il quotidiano francese Le Figaro - che per primo ha dato la notizia dell'imminente ingresso di Gozi al governo transalpino - Gozi dovrà "monitorare la creazione delle nuove istituzioni europee e le relazioni con il Parlamento europeo in stretta collaborazione con il Segretariato generale per gli affari europei di palazzo Matignon", sede del primo ministro francese.
Le reazioni del mondo politico
La notizia della nomina di Gozi ha scatenato molte polemiche. In un tweet l'europarlamentare della Lega, Danilo Oscar Lancini, si chiede: "Quali interessi concretamente tutelava questo signore mentre affrontava questioni scottanti come, ad esempio, la sede EMA, o gli accordi di Caen o la trattativa commerciale sulla fusione Fincantieri-STX?".
Durissima la reazione di Andrea Delmastro, deputato e capogruppo FdI in commissione Esteri: "La vicenda ha tratti inquietanti. Perchè tutta questa riconoscenza francese?", si chiede il parlamentare. "Ho già depositato interrogazione per sapere tutti i dossier trattati in Europa da Gozi in nome e per conto dell'Italia con controparte o cointeressato il governo francese. L'arrendevolezza del governo Pd nei confronti dell'Europa a traino franco-tedesco - conclude - inizia ad avere interessanti chiavi di lettura".
Sulla stessa falsariga il commento del capogruppo del Movimento 5 Stelle Camera in commissione Affari Esteri, Pino Cabras: "Dopo le schiere di tredici esponenti Pd da Fassino a Franceschini, passando per Letta e Sala che negli ultimi sedici anni hanno ricevuto la Legion d'Onore francese, non potendo ricevere una seconda onorificenza per Sandro Gozi è scattata direttamente la nomina a responsabile degli Affari Europei del governo Macron. È una nomina che desta politicamente più di un sospetto e che inquieta".
Ironica la deputata di Forza Italia, Elvira Savino: "Il passaggio di Sandro Gozi dal governo italiano al governo francese fa più male della testata di Zidane a Materazzi. Come si fa a indossare la maglia dell'Italia e dopo qualche anno quella della Francia? A questo punto - scrive in una nota - viene il sospetto che Gozi abbia fatto gli interessi francesi anche quando era sottosegretario del governo a guida Pd. Non credo sia giusto che, semmai la abbia ancora, continui ad avere la cittadinanza italiana".
Il suo curriculum e l'indagine a San Marino
Gozi, che parla un francese impeccabile, ha lavorato per 10 anni alla Commissione europea e dal 2018 presiede l'Unione dei
federalisti europei. Renziano di ferro e deputato Pd per tre legislature, di recente ha avuto uno screzio con Dario Franceschini sull'ipotesi di un'alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle, invitandolo a indossare il "gilet giallo". Inoltre, risulta indagato a San Marino per una presunta consulenza fantasma da 220.000 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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