«Ci hanno definito bestie, camorriste: ora vogliamo le scuse». Le mamme che due mesi fa presero d'assalto la scuola di Castellammare di Stabia e picchiarono la docente accusata di aver abusato dei loro figli sono «soddisfatte» dell'arresto della professoressa, ma ora non basta, vogliono anche le scuse. Nei giorni seguenti all'aggressione, quasi nessuno prese le parti dei genitori, mostrando invece solidarietà alla docente che finì al pronto soccorso. Le mamme dei ragazzini abusati affermavano che, venute a conoscenza delle chat che rivelavano i rapporti tra la docente e i figli, la professoressa doveva essere allontanata.
Ad esasperarle era stata la lentezza degli organi scolastici, che avevano ritenuto di non agire basandosi solo sulla loro parola, dovendo attendere invece l'esito delle indagini. «A chi non ha creduto, a chi si è girato dall'altra parte» scrive una delle mamme su Facebook «a chi ci ha dato delle camorriste, bestie e bugiarde... chiedete scusa... giustizia è stata fatta... La docente è stata arrestata!».
La stessa mamma davanti alle telecamere ha usato toni più pacati: «Siamo soddisfatte ma ancora qualcosa a nostro avviso va chiarito» ha spiegato. Comunque non vogliamo che sui docenti buoni possano ricadere le colpe di chi ha agito male». A Castellammare di Stabia, grosso Comune della città metropolitana di Napoli, la vicenda dei presunti abusi tiene banco da settimane. E ieri, dopo il clamoroso sviluppo dell'arresto della professoressa, è stato il sindaco Luigi Vicinanza a dover ammettere che «non è una bella pagina quella che scriviamo. I fatti che emergono in seguito alle indagini della magistratura e delle forze dell'ordine, rispetto a quanto accaduto lo scorso novembre nella scuola, feriscono profondamente l'intera comunità stabiese».
«Sono vicino alle famiglie e ai bambini coinvolti e confido pienamente nel lavoro degli inquirenti, che stanno portando avanti le indagini con il massimo impegno per accertare la verità. Non possiamo tollerare che l'innocenza dei nostri bambini venga violata in alcun modo. È nostro dovere prioritario proteggere i più piccoli e garantire che la scuola rimanga un luogo sicuro e sereno per la crescita, la formazione e l'educazione dei nostri figli».
«Come Amministrazione, siamo pronti a collaborare per adottare tutte le misure necessarie a ripristinare la fiducia nella comunità scolastica.
Come avevo già ribadito lo scorso novembre, quando ho ricevuto a Palazzo Farnese una delegazione di mamme del quartiere» conclude Vicinanza «a breve prenderanno il via i lavori per la costruzione di un nuovo plesso scolastico in via Muscogiuri, per offrire agli studenti spazi moderni e funzionali. Si tratta di un progetto da 3 milioni di euro finanziato con fondi Pnrr. L'obiettivo è rendere la nuova scuola operativa per l'anno scolastico 2026/2027».
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