Hanno studiato per diventare insegnanti negli asili nido. Ma ora in 50mila si ritrovano a non avere più i requisiti.
Colpa della riforma della Buona scuola e di un decreto attuativo che entra in vigore dall'anno scolastico 2019/2020. E che - come racconta oggi il Messaggero - ha cambiato le regole in corsa. Per diventare educatori nei nidi, infatti, ora non basta più la laurea in Scienze dell'educazione, ma serve anche l'indirizzo specifico per la prima infanzia.
Così in tutta Italia è partita una petizione per chiedere che "la norma non sia retroattiva", soprattutto perché l'indirizzo in questione non è ancora attivo in tutti gli atenei. "In molti casi hanno intrapreso il loro percorso di studi proprio con questo obiettivo", spiega Andrea Torti, coordinatore di Link Coordinamento universitario, "I regolamenti didattici degli anni fino al 2017-18, infatti, prevedono fra gli sbocchi professionali anche i servizi per la prima infanzia. Le università quindi non hanno avuto modo di adeguare la propria offerta formativa soprattutto perché ancora oggi, a un anno dal decreto, non sono stati definiti dal ministero dell' istruzione i requisiti che l'indirizzo infanzia dovrà avere".
Di certo questo sarà uno dei primi temi sul tavolo
del neo ministro all'Istruzione, Marco Bussetti. Che sarebbe già al lavoro per risolvere il problema delle 50mila maestre diplomate tolte dal ruolo e dalle gradutorie perché senza i requisiti richiesti ora.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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