Mai sesso di gruppo e obbligo di condom Così Berlino frena le lucciole

BerlinoNon è ancora un disegno di legge ma fa già discutere: il governo di grande coalizione vuole imporre il preservativo ai clienti delle prostitute. Dopo mesi di discussione, l'Unione (Cdu-Csu) e i socialdemocratici sono arrivati a un compromesso per modificare la legge sul sesso a pagamento. Un «tagliando» necessario, visto che la Prostitutiongesetz risale al 2002, figlia della maggioranza rosso-verde del cancelliere Gerhard Schröder.

Il principio che informa la legge è un poco pruriginoso pragmatismo nordico: meglio legalizzare anziché reprimere, migliorando la situazione sociale e legale delle prostitute. La materia è però controversa. Le lavoratrici del sesso non vogliono registrarsi come tali davanti all'Inps tedesca: rivendicano più riservatezza e non vogliono pagare contributi sanitari più elevati (sono considerate una categoria a rischio). D'altro canto riconoscono di essersi liberate dai magnaccia e dalle prevaricazioni delle forze dell'ordine. Per le femministe, invece, la legge del 2002 altro non è che il sigillo dello Stato sullo sfruttamento del corpo. Solo su un aspetto sono tutti d'accordo: con le sue almeno 400mila operatrici per circa 1,2 milioni di clienti al giorno, la Germania ha dato impulso al traffico umano; e accanto alle libere prostitute teutoniche ci sono migliaia di giovani ragazze dell'est Europa mantenute in stato di schiavitù. Le contromisure non sono però chiare: «Il ministero della Giustizia migliorerà l'accesso al diritto di soggiorno», è la succinta spiegazione di una portavoce del dicastero della Famiglia.

Nessun accordo sull'atteso innalzamento dell'età minima da 18 a 21 anni per l'esercizio del meretricio: la misura è stata stoppata dall'Spd per timore di dare vita a un giro illegale di baby prostitute. Compromesso: visite mediche obbligatorie per le lucciole più giovani. Le nuove norme dicono anche no alla flat-rate, trasposizione a luci rosse del concetto «all you can eat», e alle gang-bang, le orge a pagamento «che dobbiamo tentare di frenare», riprende la portavoce.

Non manca lo scivolone ipocrita con l'obbligo di impiego del preservativo, «ma in caso di infrazione le sanzioni saranno riservate ai soli clienti». Le prostitute hanno già risposto con un secco nein : l'idea di essere sottoposte a controlli «a sorpresa» per verificare l'impiego del gummi viola la libertà guadagnata 13 anni fa.

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