"Il voto sulla piattaforma Rousseau? Speriamo che non sia impattante sulle procedure previste dalla Costituzione". Così si è espresso Andrea Orlando in riferimento all'eventuale voto sulla piattaforma che il M5S potrebbe indire riguardo la nascita della coalizione di governo con il Pd.
"Se dovesse ledere le prerogative del Capo dello Stato sarebbe inaccettabile", ha continuato il vice segretario Pd.
Ieri, il leader pentastellato Luigi Di Maio aveva aperto al voto sulla piattaforma. "Ci sarà una proposta di progetto di governo che sarà stata condivisa tra le forze politiche che intendono entrare in maggioranza. Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica, questa proposta sarà votata online su Rousseau dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle", si legge sul Blog in un post a firma di Luigi Di Maio. "Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle", aveva precisato il capo politico, aggiungendo che "il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana".
Ma la scelta di affidare a Rousseau la decisione sulle sorti della nuova maggioranza non è piaciuta al Pd. E neanche a molti 5S. Ora si aspetta la prossima mossa di Di Maio.
Nicola Zingaretti invece si dice "sempre ottimista. Il percorso era e rimane difficile. Ma noi abbiamo seguito una bussola: unità e schiena dritta" e responsabilità, ha dichiarato il segretario dem. "L'obiettivo era e resta combattere la destra pericolosa che abbiamo di fronte. Per questo servirà un governo nuovo e diverso e un partito nuovo e più forte".
Parlando alla direzione Pd, Zingaretti ha poi affermato di aver
"deciso di aprire alla scelta di Conte perché così ha deciso il M5S. In questa scelta c'è un modello diverso di governo rispetto al precedente. Ora serve accettare equilibri accettabili per tutti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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