Procreazione assistita, androterapia, terapie oncologiche d'avanguardia, 110 malattie rare riconosciute. E quasi 3mila prestazioni garantite dal sistema sanitario nazionale. Finalmente, dopo sei anni di attesa (che per un malato sono un'infinità), sono stati aggiornati i Lea, i livelli essenziali di assistenza, cioè le cure usufruibili via ticket. Un elenco pronto dal 2017 ma mai attuato per la mancanza del decreto che definisce le tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica. Decreto che ora ha avuto l'ok definitivo dalla Conferenza Stato-Regioni. Un giorno «importantissimo» lo ha definito il ministro della Salute Orazio Schillaci, perchè l'obiettivo è «garantire a tutti i cittadini le stesse nuove prestazioni, superando dunque le diseguaglianze tra le Regioni».
La spesa sarà di 402 milioni di euro ma ulteriori fondi e prestazioni, ha assicurato il ministro, saranno valutati.
LE DIAGNOSI
Si introducono prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare (ad esempio per le malattie metaboliche) a beneficio di persone fragili. Via libera anche a nuova diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili, come l'Angio RM per vari distretti. Inoltre si introduce la enteroscopia con microcamera ingeribile per i casi di sanguinamento: si tratta di una metodologia che fa uso di videocapsule monouso che è indicata in quei casi di difficile esplorazione dell'intestino.
Arriva anche la sedazione cosciente per i pazienti sottoposti a endoscopie e biopsie per garantire esami indolori e confortevoli. Nuovi test per la tutela della gravidanza e del nascituro.
GENETICA E TUMORI
È definito un elenco di patologie per le quali è necessaria l'indagine genetica. Per i tumori, sono introdotte tecniche molecolari per evidenziare, in corso di biopsia o di intervento chirurgico, stati mutazionali per una migliore caratterizzazione. Introdotto un nuovo tipo di radioterapia che si avvale degli ioni carbonio o dei protoni per il trattamento di alcuni tumori.
PROCREAZIONE ASSISTITA
Tutte le prestazioni Pma, di procreazione medicalmente assistita, entrano nei Lea e verranno erogate in modo uniforme in tutta Italia, dando una nuova possibilità alle coppie.
MALATTIE RARE
Vengono inserite 110 nuove malattie rare, come la sarcoidosi, la sclerosi sistemica progressiva, la miastenia grave, le sindromi da neoplasie endocrine multiple, gli iperinsulinismi congeniti, le malattie perossisomiali, le sindromi da deficit congenito di creatina, le piastrinopatie autoimmuni primarie croniche.
LE PROTESI
È prevista la rieducazione motoria con apparecchi di assistenza robotizzati ad alta tecnologia. Tra le prestazioni previste rientrano gli ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adaEate per persone con gravissime disabilità), gli apparecchi acustici a tecnologia digitale, le attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso), le posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, la barella adattata per la doccia, gli scooter a quattro ruote, le carrozzine con sistema di verticalizzazione, sollevatori, i carrelli servoscala per interni, gli arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
LE PROSSIME MOSSE
Se approvare un elenco di prestazioni scritto nel 2017 fa sorgere il dubbio che vengano sdoganate cure «nate vecchie», il ministro Schillaci promette un «arricchimento della lista con ulteriori voci» con l'obbiettivo di stare «al passo con gli avanzamenti scientifici». «Aspettare 6 anni per l'aggiornamento dei Lea - ha affermato Schillaci - è inaccettabile in un Paese moderno». L'approvazione del decreto tariffe che di fatto rende applicabili i nuovi Lea, è stata anche l'occasione per fare il punto sul finanziamento complessivo della sanità. Nessun taglio, ha ribadito il ministro. «Qualcuno scrive che questo governo ha tagliato le spese per il 2024, 25 e 26. Ma il Def pubblicato e che si riferisce tra l'altro alla spesa e non al Fondo sanitario - ha spiegato Schillaci - è uguale a quello dell'aprile '22 che assegnava il 6,3% e il 6,22% sul Pil.
Esattamente come quest'anno». Ed ancora: «Non è nel mio costume fare polemiche inutili, ma andando a usare il parametro della spesa pubblica sul Pil, quest'anno siamo al 6,8% ed è il valore più alto dal 2011, tolto ovviamente l'anno del Covid».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.