Ancora alta tensione tra Malta e il governo italiano. La Valletta ha deciso di negare lo sbarco alla nave Ong Lifeline con a bordo più di 200 migranti. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha piùà volte chiesto al governo maltese di fare attraccare la nave in uno dei suoi porti. Ma da La Valletta la risposta è stata sempre sengativa. Anche il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli ha messo nel mirino il governo maltese: "La disumanità di Malta è lo specchio dell'atteggiamento dell'Europa. La Lifeline è ferma nelle acque SAR dell'isola e in grande difficoltà, con un carico di oltre 230 migranti a fronte di una capacità di accoglienza in sicurezza di circa 50 persone. Nessun altro Paese sta coordinando le operazioni, dunque le responsabilità maltesi sono ancora maggiori". Poi Toninelli ha ribadito il no dell'Italia all'apertura dei porti per concedere l'attracco alla Lifeline: "Noi non ci stiamo. E' l'Europa che deve intervenire per rimediare alla disumanità di Malta, per salvare ora i migranti di Lifeline e in futuro per scongiurare le partenze dei barconi della morte. Anche in sede Ue, sul tema non accetteremo soluzioni pre-confezionate che vanno a scapito dell'Italia. Teniamo alta la guardia".
Ma da Malta è arrivata la risposta al ministro dei Trasporti: "Fino a quando la #Lifeline è stata nella zona #SAR di Libia e vicino al Italia (Lampedusa) solo silenzio da parte di DaniloToninelli. Poi se n'è ccorto all’improvviso quando la nave ha attraversato la SAR di #Malta. Perchè non sono stati messi in porto subito dal’ #Italia come sta chiedendo a #Malta? Questa è la vera disumanità".
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