La manovra 2018 arriva oggi nell'Aula del senato ove il governo porrà la questione di fiducia. Lo scoglio dovrebbe essere superato senza particolari patemi d'animo perché ieri sono stati approvati alcuni emendamenti di carattere «distensivo» soprattutto nei confronti della parte sinistra dell'emiciclo. A partire dall'abolizione del superticket sulla diagnostica e sulla specialistica che l'anno prossimo sarà solo parziale. Nella legge di Bilancio entreranno 180 milioni di fondi (60 milioni annui per il triennio 2018-2020). Lo stanziamento 2018 vale solo il 10% del costo totale della tassa e dovrebbe prevedere l'abolizione per tutti i minori e per i redditi bassi (con Isee fino a 15mila euro). Condizionale d'obbligo perché saranno poi le Regioni a valutare sulla base delle proprie esigenze di bilancio.
È andata un po' meno bene ad Alternativa popolare perché il bonus bebé da 80 euro mensili per le famiglie con Isee fino a 25mila euro è confermato per l'anno prossimo, ma dal 2019 sarà dimezzato (40 euro mensili) e varrà solo per il primo anno di vita dell'infante e non per i primi tre sebbene diventi strutturale. «Nel passaggio del provvedimento alla Camera lavoreremo per trovare le risorse che servono a un suo rifinanziamento totale», ha annunciato il capogruppo a Montecitorio di Ap, Maurizio Lupi.
Un'ulteriore novità è rappresentata dall'istituzione di un fondo di ristoro per i clienti delle banche che hanno perso i loro risparmi. Ha una dotazione di 25 milioni all'anno per il 2018 e 2019 ed è a favore «dei risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, non altrimenti risarcito o indennizzato, in violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza» previsti dal Testo unico bancario. Dovrà essere attuato con un decreto del ministero dell'Economia entro 120 giorni dalla pubblicazione della legge. Soddisfatte le associazioni dei consumatori, ma è presumibile che l'Europa possa obiettare considerato che i rimborsi sono limitati esclusivamente ai casi di misselling (cioè di vendita ingannevole del prodotto finanziari). soddisfatte le associazioni dei consumatori che invocavano ulteriori misure per i risparmiatori di Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara, Carichieti, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.
Il governo ha poi fatto approvare un emendamento che estende alle lavoratrici domestiche il congedo per le donne vittime di violenza dal quale finora erano escluse. La norma, secondo la relazione tecnica, può interessare fino a 800mila donne per un costo di un milione di euro. Il congedo trimestrale pagato, a fronte di un certificato dei servizi sociali, è erogato dall'Inps cui la lavoratrice deve presentare domanda. Chi ha assunto la colf in nero rischia, perciò, la denuncia per il mancato versamento dei contributi.
Intanto, la sinistra rilancia lo slogan «più tasse per tutti» in vista della campagna elettorale. «Chi ha un reddito medio-alto deve pagare l'Imu sulla prima casa», ha detto Massimo D'Alema, esponente di Mdp, a Ottoemezzo. «Una famiglia nella quale entrano 3.500-4.000 euro è in grado di pagarla, chi ha un reddito basso non deve pagarla», ha dichiarato. Secondo D'Alema, bisogna modificare la legislazione fiscale dell'Italia, «un Paese in cui il 20% della popolazione detiene il 70% della ricchezza ma non paga il 70% delle tasse».
Stoccata finale per Cisl e Uil: «La Cgil ha una piattaforma e si mobilita per sostenerla, capisco meno chi si è accontentato di un piatto di lenticchie». Intanto il segretario Cisl, Anna Maria Furlan, sta partecipando alle assemblee regionali della confederazione per spiegare i risultati raggiunti sullo stop all'adeguamento dell'età pensionabile.
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