Hanno preparato un flash mob proprio davanti al palazzo di Montecitorio per protestare contro le modalità e i contenuti della legge di bilancio, approvata nelle ultime ore. Ma soprattutto contro la "non discussione" della manovra. L'idea è venuta a Fratelli d'Italia che oggi, poco prima delle 17, ha dimostrato tutto il proprio disappunto sulla manovra e, soprattutto, sulla compressione dei tempi alla Camera sulla discussione. Il gruppo, guidato dalla leader Giorgia Meloni, proprio davanti all'uscita dell'edificio storico ha srotolato uno striscione con su scritto: "Legge di bilancio senza discussione. Il Movimento 5 Stelle parlava di rivoluzione, ora pensa solo a mangiare il panettone".
Meloni contro le modalità d'approvazione
La protesta di Fratelli d'Italia è partita dall'aula, quando Meloni, dai banchi del centrodestra ha chiesto dove sia la democrazia parlamentare "se il Parlamento non può discutere la legge di Bilancio, che è la prima prerogativa dei Parlamenti". Il leader di Fratelli d'Italia, nella stessa circostanza, avrebbe invitato "gli imprenditori a tenere duro, perché sta per arrivare un governo che ridarà all'Italia la voglia di pensare in grande".
"Legge bandiera rossa"
Prima del flash mob, Meloni, in aula ha definito la legge di bilancio "manovra bandiera rossa" e ha aggiunto: "Così potete giustificare la vergogna dei 400mila euro spesi per celebrare la nascita del Partito comunista italiano". La leader di FdI l'ha definito un fatto scandaloso, "fatto dalla stessa maggioranza che boccia la richiesta di Fratelli d'Italia di istituire un fondo per aiutare e risarcire le famiglie rispetto alle quali fosse dimosrtrato che sono stati indebitamente sottratti dei bambini a Bibbiano come nel resto d'Italia. Di quello vi vergognate, di celebrare il centenario del Partito comunista siete invece contenti".
Cosa prevede la manovra
Secondo quanto riportato da Huffington Post, il disegno di legge è stato ampiamente modificato in prima lettura ed è proprio sul capitolo delle nuove tasse che si è consumato il braccio di ferro più duro nella maggioranza. Tra i temi più discussi, la plastic tax che, dopo essere stata ricalibrata in più versioni, vede il taglio da 1 euro a 45 centesimi al chilo per i prodotti monouso e l'esclusione della tassazione per il materiale. Inoltre, è stato deciso che la nuova tassa scatterà da luglio. Slittamento a testo invariato anche per la sugar tax, che arriverà da ottobre. A partire dal 2021. E’ stata inoltre introdotta per tre anni la cosiddetta Robin tax (+3,5% dell’Ires) sui concessionari di autostrade, porti, aeroporti e ferrovie. Previsto anche un aumento del 20% della cosiddetta tassa sulla fortuna.
Il provvedimento fa inoltre partire la web tax da gennaio, con un prelievo del 3% sui ricavi di società di servizi digitali i cui introiti complessivi siano superiori ai 750 milioni di euro e i cui ricavi derivanti da prestazioni di servizi digitali non siano inferiori a 5,5 milioni di euro. Per quanto riguarda le imprese, oltre ai maggiori fondi per le aree di crisi complessa (tra cui Taranto), nel pacchetto "Industria 4.0" viene trasformato l’iper e superammortamento in credito d'imposta.
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