Marche, Fi scommette su liste civiche e sindaci

Forza Italia «spalanca le porte al civismo» per le Regionali nelle Marche. Antonio Tajani e il commissario regionale Francesco Battistoni convocano una conferenza stampa ad Ancona per presentare il simbolo

Marche, Fi scommette su liste civiche e sindaci

Forza Italia «spalanca le porte al civismo» per le Regionali nelle Marche. Antonio Tajani e il commissario regionale Francesco Battistoni convocano una conferenza stampa ad Ancona per presentare il simbolo. Un logo che prevede il simbolo di Forza Italia in alto, il nome Berlusconi al centro e la scritta in campo blu «Civici per le Marche».

È lo stesso presidente del partito a commentare l'inizio della campagna. «Ho telefonato ai dirigenti di Forza Italia che hanno presentato il simbolo. Abbiamo coinvolto il meglio delle realtà civiche e della società civile. Dopo 27 anni di malgoverno della sinistra i marchigiani avranno un'opportunità storica, quella di portare il nostro buongoverno anche qui. L'Italia ha bisogno di una politica diversa, fatta da persone per bene, che hanno ricoperto posti di responsabilità nel loro lavoro e non vengono dal nulla come molti esponenti della sinistra e dei Cinquestelle».

Tajani sottolinea come il partito abbia fatto di tutto per cercare rappresentanti vicini al territorio e insieme a Battistoni presenta i tanti sindaci presenti all'appuntamento. «Per la prima volta ci rivolgiamo a un elettorato civico e apriamo a candidati, soprattutto sindaci, che vengono da movimenti civici, per dare un segnale di cambiamento. Le Marche hanno bisogno di cambiare. C'è molto da fare in questa Regione, penso soprattutto alle infrastrutture». Quanto ai pronostici «siamo qui per vincere, si corre non per partecipare, ma per cambiare le cose. Abbiamo molti progetti». Il centrodestra è «coeso» con candidati unitari in tutte le Regioni, «nelle Marche come in Campania».

I progetti si concentrano sullo sviluppo del turismo e dei trasporti, rafforzando ad esempio il porto di Ancona, che «dovrebbe garantire un pescaggio maggiore, perché non è giusto che le imprese marchigiane siano costrette a trasportare i loro prodotti partendo da Ancona per poi arrivare in altri porti per cambiare nave perché in quella di partenza non possono attraccare navi più grandi». L'idea di Tajani è di «un collegamento diretto tra Ancona e Civitavecchia, perché le portualità dell'Adriatico e del Tirreno devono lavorare insieme allo sviluppo dell'economia. Un collegamento tra le due portualità - spiega il vicepresidente azzurro - permetterebbe non soltanto a Marche e Lazio ma a tutta l'Italia centrale di poter contare di più sulla crescita e sullo sviluppo». Grande attenzione anche per le aree colpite dal terremoto.

«Per il quarto anno consecutivo abbiamo destinato i risparmi della Camera alle Regioni del cratere sismico su iniziativa Simone Baldelli. In più abbiamo fatto approvare un emendamento che permette di avere un credito di imposta per le imprese delle Regioni terremotate che facciano ricerca e innovazione».

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