«Spero di ammainare il prima possibile queste mascherine. Dove le stanno levando non sta succedendo nulla. Guardiamo quello che sta accadendo in altri Paesi, in Israele. Guardiamo a Stoccolma a Londra». Il leader leghista Matteo Salvini interpreta il desiderio di tutta Italia: circolare a volto coperto, senza mascherine usa e getta. La speranza non è poi così remota ma certamente non è dietro l'angolo.
Sull'ipotesi di levarle ad agosto, quando anche la fascia dei quarantenni avrà ricevuto in gran parte la prima dose di vaccino, il premier Mario Draghi smorza gli entusiasmi: «Manteniamo ancora le mascherine e rispettiamo il distanziamento». Solo così sarà possibile riaprire gradualmente. Gli fa eco il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro: «Penso che dobbiamo muoverci con prudenza, in modo progressivo. Vero è che il numero dei vaccinati sta crescendo, ma è importantissimo, laddove è raccomandato, continuare a usare la mascherina. Procedendo in questo modo possiamo riconquistare sempre nuovi livelli di libertà. Siamo ancora in una fase di transizione. Ciò che possiamo dire è che ci troviamo di fronte a scenari di progressivo miglioramento, e questo è molto positivo».
Quindi la mascherina è la conditio sine qua non perchè la situazione migliori. «Dobbiamo continuare a essere prudenti, ma già tre Regioni hanno numeri da fascia bianca ed è prevedibile che, settimana dopo settimana, se ne aggiungeranno altre».
Si sbilancia molto di più il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che decreta agosto come il mese «in cui gli italiani toglieranno la mascherina all'aperto. A oggi calcola - abbiamo somministrato oltre 28 milioni di dosi di vaccino. Il ritmo attuale è di 15 milioni di inoculazioni al mese, e tra giugno e luglio il numero è destinato ad aumentare, grazie alle forniture sempre più massicce e alle ulteriori strutture messe in piedi. Se nei prossimi due mesi effettueremo, come obiettivo minimo, 30 milioni di somministrazioni, considerando anche gli ultimi giorni di maggio, ad agosto il totale sarà all'incirca di 70 milioni di dosi».
Ottimista sulla possibilità di gettare le mascherine ad agosto almeno all'aperto è il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco: «Dico di sì, perché si stanno attuando diverse strategie per arrivare in modo pervasivo a tutti con i vaccini.
E se le dosi arriveranno, visto che ormai la problematica di produzione e distribuzione dovrebbe essere superata rispetto alle prime fasi, questo ci porterà, con un'alta percentuale di vaccinati, a togliere la mascherine probabilmente, come è accaduto negli Usa, all'aperto e ovviamente in spiaggia». «Mi sarebbe piaciuta una bella moda dell'abbronzatura con la mascherina - ironizza - ma mi sono arrivate sui social un sacco di contestazioni quando l'ho proposta».
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