Si professano «innocenti» il 50enne Massimo Carandente e la compagna 42enne Sabrina Fina fermati assieme all'amico Giovanni Barreca, 54 anni, per aver sterminato quasi tutto il nucleo familiare di quest'ultimo: la moglie Antonella Salamone, 41 anni, i cui resti sono stati rinvenuti carbonizzati e seppelliti sotto un piccolo cumulo di terra dietro la casa del massacro di Altavilla Milicia, e i figli Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5, che sono stati seviziati e strangolati con una catena. Per gli inquirenti, invece, i due fermati, che secondo l'ultimo sms di Kevin a un compagno di classe si facevano «chiamare i Fratelli di Dio», hanno avuto un ruolo fondamentale non solo nel convincere Barreca che i familiari fossero posseduti dal demonio che andava cacciato col fuoco, ma anche materialmente nel massacro della famiglia. E ci sono diversi testimoni, tra familiari e amici di Antonella, a sostenere che lei volesse allontanarli e avesse paura di loro, che continuavano a parlare di demoni e li vedevano in lei e nei due suoi figli maschi, ma Barreca ne era ammaliato e continuava a ospitarli e, secondo un'amica della vittima, anche a farli dormire a casa. Con i vicini la coppia aveva poca confidenza, ma con Barreca, ossessionato dalla religione, si era trovata in sintonia. I due profili Facebook di Barreca e di Carandente sono quasi sovrapponibili, entrambi intrisi di messaggi evangelici, versi biblici, testimonianze di guarigione, e Barreca, Carandente e Fina hanno come guru il santone Roberto Amatulli, ex parrucchiere pugliese, che oltre a essere un sedicente guaritore si professa esorcista in grado di scacciare il demonio con il «fuoco di Dio». Lui, attraverso i social, fa sapere di non conoscerli e incolpa il diavolo della tragedia.
La convalida del fermo dei tre è prevista per questa mattina, mentre tra giovedì e venerdì dovrebbero svolgersi gli interrogatori di garanzia. Stando a una prima ricognizione cadaverica si ritiene che Antonella sia stata uccisa anche una settimana prima rispetto ai figli, il cui omicidio è stato datato venerdì 9, ma spunta un testimone, amico di Antonella, che si dice sicuro di averle parlato giovedì 8 alle 16,15. Saranno gli esiti dell'autopsia, che sarà effettuata sabato, a consentire agli inquirenti di ricostruire con esattezza l'orrore della villetta della strage. L'esame autoptico sarà fondamentale per chiarire non solo quando, ma anche com'è morta Antonella, che è stata seppellita con alcuni oggetti personali, poi dati alle fiamme assieme al corpo, rituale legato all'esorcismo che starebbe alla base del massacro. Inoltre, renderà anche i dettagli macabri delle sevizie inferte con ferri del camino ai due ragazzini, che sono stati trovati incaprettati. Anche questa pratica rientrerebbe in rituali esoterici di liberazione dalle forze oscure.
Molto ci si attende dalle dichiarazioni dell'unica superstite, la figlia 17enne, che dovrà raccontare cosa ha fatto nell'arco temporale che va da venerdì a domenica. Per lei è stato nominato il curatore che la assisterà.
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