Mattarella saluta gli alpini: "Onore a chi morì per la pace"

Migliaia di persone hanno assistito alla sfilata delle Penne nere. Il presidente: "A voi l'affetto della Nazione»"

Mattarella saluta gli alpini: "Onore a chi morì per la pace"

«L'Associazione nazionale alpini celebra a Rimini la 93esima adunata nazionale, nella conferma del contributo straordinario sempre offerto, dalla sua fondazione, alle attività di volontariato, con quei sentimenti di fratellanza e solidarietà che hanno caratterizzato la presenza delle Penne nere sul territorio. Le muove un forte sentimento di appartenenza mai venuto meno, con saldi legami tra i membri dell'associazione, risorsa preziosa anche nell'ambito del sistema della Protezione civile della Repubblica». È il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente dell'Ana, Sebastiano Favero.

Continua il capo dello Stato: «Gli alpini in servizio e in congedo hanno partecipato, a buon titolo, alle iniziative di contrasto alla pandemia, collaborando con le articolazioni del Servizio sanitario nazionale e le istituzioni locali. L'occasione della sfilata di Rimini sarà un'opportunità per esprimere l'affetto e l'apprezzamento che l'intero Paese nutre nei loro confronti. L'adunata nazionale rappresenta, altresì, tappa della memoria della storia del Corpo, che tanta parte ha avuto nella realizzazione dell'unità nazionale, dalle battaglie sull'Ortigara, a Caporetto, al Monte Grappa. Rivolgo il mio pensiero a quanti sono andati avanti e rendo omaggio al labaro dell'Ana, testimone della dedizione e del coraggio degli alpini. In queste giornate, caratterizzate dalla violenza e dalla brutalità della guerra scatenata dalla Federazione Russa nei territori dell'Ucraina - conclude Mattarella - non possiamo fare a meno di ricordare in particolare i soldati italiani vittime della Seconda guerra mondiale. Alla loro memoria, al loro sacrificio e a quello di tutti i caduti delle nostre forze armate, ai sentimenti di pace che maturarono dolorosamente in quel conflitto e che ci hanno restituito un'Europa priva di guerre per oltre mezzo secolo, dedichiamo questo giorno».

Ieri lo sfilamento degli alpini sul lungomare di Rimini. Migliaia le persone che già di prima mattina aspettavano il passaggio delle Penne nere lungo il tracciato di due chilometri. In tribuna d'onore erano presenti, fra gli altri, il presidente di Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, il ministro per l'Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, e quello per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, il capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Pietro Serino.

Mentre il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e i generali Francesco Figliuolo e Claudio Graziano hanno sfilato accompagnando il labaro dell'Associazione nazionale alpini insieme al presidente dell'Ana, Favero, prima di raggiungere il proprio posto in tribuna. Il passaggio degli alpini è andato avanti per tutta la giornata a concludere l'adunata.

Gli alpini hanno sfilato suddivisi in settori, preceduti dalle formazioni militari, dalle Sezioni estere e da Protezione civile e Sanità alpina. A fare da colonna sonora le Fanfare delle due Brigate alpine dell'esercito: la Taurinense e la Julia. Entrambe sono formate da alpini di professione, la maggior parte dei quali diplomati al conservatorio.

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