Matteo Orfini sotto scorta. Il presidente del Pd sarebbe sotto il mirino dei "clan" della Capitale da quando ha assunto il ruolo di commissario del partito romano. Si tratta di "una misura di protezione", "un accompagno" più che una vera e propria scorta in senso stretto.
A rivelarlo è l'Huffingtonpost secondo cui tale misura si è resa necessaria soprattutto dopo il commissariamento del municipio di Ostia, una delle aree a più alto tasso criminogeno di Roma. Proprio lì il commissario del partito Stefano Esposito è arrivato prima della magistratura costringendo alle dimissioni il presidente Andrea Tassone che poi è stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta di Mafia Capitale. Una settimana fa a Ostia è stata bruciata un'edicola di un militante dem impegnato nella lotta contro le mafie. La giunta Marino vive giorni di fibrillazioni in attesa dell'arrivo della relazione del prefetto di Roma Franco Gabrielli che potrebbe chiedere di sciogliere il Comune per infiltrazioni mafiose.
Ipotesi che, per ora, viene esclusa dai vertici del Pd ma lo stesso Orfini è cauto: “Aspettiamo la valutazione del prefetto, poi decideremo come andare avanti e se è necessario rafforzare l’attività amministrativa”. Nel frattempo l'assessore alla mobilità Guido Improta conferma che a breve si dimetterà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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