Maturità, riforma rebus. Via alla prova mista e tre buste per l'orale

Da quest'anno le novità, già svelate le materie Gli studenti in rivolta: «È una roulette russa»

Maturità, riforma rebus. Via alla prova mista e tre buste per l'orale

La temuta doppia prova è arrivata subito, senza neppure il tempo di metabolizzare le novità introdotte dall'ultima riforma della Maturità. A giugno i 470mila candidati all'esame sperimenteranno la prova multidisciplinare, la vera novità introdotta dal decreto legislativo 62 del 2017.

È stato lo stesso ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, ieri, ad annunciare con un video su Facebook come si articolerà la Maturità 2019, comunicando le materie in anticipo e annunciando delle inedite simulazioni degli scritti per far prendere le misure ai ragazzi che quest'anno collauderanno il nuovo esame. Prove che, per facilitare gli studenti, saranno più semplici, senza le difficoltà di «livello universitario» che si sono viste ultimamente. Anche i crediti del triennio finale cambieranno: non più 25 punti su cento, ma 40. Per quanto riguarda la correzione delle prove, infine, sarà effettuata con delle griglie nazionali di valutazione già predisposte.

LE MATERIE

Sono state annunciate le materia della seconda prova scritta che comincerà il 20 giugno. La doppia disciplina ci sarà in quasi tutti gli indirizzi di studio. Latino e greco al classico e il compito sarà articolato in due parti: una versione, un testo in prosa corredato da informazioni sintetiche sull'opera, preceduta e seguita da parti tradotte per consentire la contestualizzazione della parte estrapolata. Allo scientifico matematica e fisica, la soluzione di un problema a scelta tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto. Gli studenti di scienze umane (opzione economo sociale) dovranno affrontare scienze umane e diritto ed economia politica, quelli del linguistico inglese e terza lingua, quelli dell'artistico discipline progettuali architettura e ambiente.

L'ORALE E LE TRE BUSTE

Anche all'orale sono previste delle novità. Il colloquio sarà come sempre multidisciplinare, ma non essendoci più la tesina la commissione partirà proponendo agli studenti di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti o problemi che saranno lo spunto per avviare l'esame. Gli argomenti saranno contenuti in tre buste e per garantire la massima trasparenza saranno gli stessi candidati a doverne scegliere una. I materiali di partenza saranno predisposti dalle stesse commissioni nei giorni che precedono l'orale tenendo conto del programma effettivamente svolto dagli studenti. Per quanto riguarda l'alternanza scuola lavoro è stata trasformata in una breve esposizione orale delle esperienze fatte. Parte del colloquio riguarderà infine le attività realizzate nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione».

LE SIMULAZIONI

Viste le novità, il Miur ha previsto per la prima volta delle prove d'esame per sostenere il più possibile studenti e docenti alle prese con la nuova formula. Le simulazioni si svolgeranno a livello nazionale il 19 febbraio e il 26 marzo per la prima prova scritta e il 28 febbraio e il 2 aprile per la seconda. Il ministro si è già confrontato con trecento studenti a Milano e ne incontrerà altri a febbraio e a marzo.

LE RASSICURAZIONI

Bussetti ha voluto rassicurare gli studenti: «Tranquilli, non siamo stati severi. Anche i pesi rispetto alle prove saranno distribuiti in modo diverso: matematica e fisica, per esempio, saranno anche rapportate al lavoro svolto nelle due materie. Stiamo curando tutti i particolari». Ha anche garantito che la prova orale avrà un approccio morbido.

LE PROTESTE

La nuova Maturità non piace alla Rete degli Studenti Medi, che hanno manifestato davanti agli

uffici scolatici regionali: «Questo esame sembra più che altro una roulette russa». E secondo un sondaggio effettuato da Skuola.net il 59 per cento dei ragazzi teme che l'esame sarà più difficile di quello degli anni scorsi.

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