Maxi sequestro a FedEx: "Serbatoio di lavoratori a buon mercato"

I pm: danni all'erario. Bloccati oltre 46 milioni al gigante della logistica

Maxi sequestro a FedEx: "Serbatoio di lavoratori a buon mercato"
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I danni all'erario sarebbero «ingentissimi». E connessi a un «sistematico sfruttamento dei lavoratori» configurano una importante frode fiscale. Per questo i pm della Procura di Milano Paolo Storari e Valentina Mondovì hanno disposto un sequestro preventivo d'urgenza di oltre 46 milioni di euro nei confronti della filiale italiana del colosso statunitense FedEx Corporation, società di trasporto leader in spedizioni espresse, trasporti aerei e servizi logistici. Il provvedimento è stato eseguito dal locale Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza con cui ha collaborato il Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle Entrate.

Al centro dell'inchiesta il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera con gli ormai ben noti «serbatoi» di salariati a cui, attraverso contratti fittizi, non sono stati corrisposti, oltre che «il versamento dell'Iva», anche gli «oneri di natura previdenziale e assistenziale». Inoltre, tramite le cosiddette «società filtro» - consorzi e cooperative - questi dipendenti sono stati spostati da una ditta all'altra (in gergo il fenomeno si chiama «transumanza») per cercare di eludere i controlli: 2mila916 lavoratori su 30mila, in FedEx, «sono stati interessati dal fenomeno. Uno di loro ha fatto addirittura sei passaggi d'azienda, una decina cinque passaggi, 77 quattro passaggi».

I magistrati hanno rilevato la frode fiscale dall'utilizzo, da parte della «beneficiaria finale», ossia da parte di FedEx, «del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti d'appalto per la somministrazione di manodopera - operai, facchini e trasportatori - in violazione della normativa di settore, che ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti» tra il 2022 e il 2023. Nell'inchiesta risultano indagati quindi la società stessa, cioè FedEx, per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, insieme a due manager, una italiana e uno olandese.

L'appalto dei lavori è finalizzato esclusivamente a incrementare l'organico del committente, assicurandogli notevoli risparmi sul costo del lavoro, nonché la delocalizzazione di tutte le dinamiche tipiche delle relazioni industriali «determinando di fatto una somministrazione illecita di manodopera».

Era già successo che inchieste simili riguardassero colossi del trasporto e del

commercio internazionale come Bpt, Dhl, Gls, Uber, Amazon, ma anche catene di supermercati come Lidl ed Esselunga o leader mondiali di forniture logistiche come Gxo, alla quale a luglio vennero sequestrati ben 84 milioni di euro.

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