Mazzette in Campidoglio sugli appalti per le strade

Soldi e favori dietro i lavori fatti male per risparmiare sull'asfalto. Si indaga anche sui fondi per il Giubileo

Mazzette in Campidoglio sugli appalti per le strade
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Finanza in Campidoglio ieri per perquisire gli uffici del Dipartimento Infrastrutture e la sede dell'Astral, la società della Regione Lazio che si occupa della progettazione e della manutenzione della rete viaria regionale. Cercavano la documentazione a supporto di una maxi-inchiesta per corruzione che riguarda gli appalti per il rifacimento stradale della capitale, alcuni dei quali sarebbero stati finanziati con i fondi del Giubileo. Anche se al momento al sindaco Roberto Gualtieri non risultano interventi legati all'Anno Santo. Un capitolo delicatissimo, quest'ultimo, per una città paralizzata dai cantieri, che prenderà forma con lo studio delle carte appena acquisite presso il Comune.

Nel mirino dei magistrati ci sono diverse gare per il rifacimento del manto stradale, in vista del grande appuntamento del 2025, del valore complessivo di circa 100 milioni, che sarebbero state pilotate attraverso il pagamento di tangenti dall'imprenditore Mirko Pellegrini, titolare di 15 società intestate in gran parte a teste di legno, considerato il dominus di una presunta associazione a delinquere. È questa una delle accuse contestate agli indagati insieme - a seconda delle posizioni - a quella di frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti, riciclaggio e autoriciclaggio. Tra le quindici persone finite sotto inchiesta, sei sono pubblici ufficiali: si tratta di quattro funzionari del Comune, due di Astral e due agenti della stradale, pagati per ammorbidire i controlli ai mezzi dell'impresa, fatti circolare senza essere multati per il superamento del limite di peso per il trasporto di materiali edili. Anche il direttore di una banca di Frascati, comune di residenza di Pellegrini, è stato coinvolto per avere aperto 170 conti correnti a favore dei prestanome dell'imprenditore, ben sapendo che in realtà era lui il titolare occulto e senza segnalare le operazioni sospette a Bankitalia. I bandi finiti sotto la lente di ingrandimento del pm Lorenzo Del Giudice riguardano anche interventi sul sistema viario regionale per la sostenibilità della Ryder Cup, il torneo internazionale di golf che si è svolto a Roma nel settembre dello scorso anno. Un affare da cinque milioni. L'indagine si muove su un doppio binario: da una parte gli appalti venivano assegnati illecitamente, in cambio di soldi o posti di lavoro per i figli dei dipendenti del Comune o di Astral, dall'altra gli interventi venivano fatti male, a risparmio, con materiali scadenti, tagliando i costi sul bitume con cui si realizza il manto stradale, rendendo l'asfalto più sottile del previsto, predisposto a facili sfaldamenti e alla formazione di buche, una calamità per gli automobilisti e i motociclisti della capitale. L'associazione a delinquere, si legge nel decreto di perquisizione, era «finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati tra l'altro volti a conseguire illecitamente contratti d'appalto di lavori di asfaltatura da Roma Capitale e da altri enti pubblici, nonché ad eseguire con modalità fraudolente i contratti d'appalto illecitamente aggiudicati, attraverso la formazione di falsa documentazione contabile» e «non adempiendo dolosamente agli obblighi contrattuali con espedienti maliziosi e ingannevoli idonei a far apparire l'esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti, con particolare riguardo allo spessore del manto di asfalto e alle quantità di materiale impiegato».

Il sindaco si è detto «indignato» per la possibilità che siano

state commesse irregolarità: «Questo non deve sporcare il lavoro straordinario che stiamo svolgendo. Ho disposto una verifica approfondita su tutti gli interventi realizzati dalle ditte coinvolte nell'indagine in corso».

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