"Mediaset batte la Rai". La paura del sorpasso fa impazzire la sinistra

Dramma per i dati sugli ascolti: "Telemeloni ormai allo sbando". E il titolo di Cologno fa festa in Borsa

"Mediaset batte la Rai". La paura del sorpasso fa impazzire la sinistra
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Il solito attacco coordinato contro la presunta «TeleMeloni». Stavolta il gancio a sinistra per denunciare gli effetti nefasti di quella che viene definita «occupazione della Rai» da parte del centrodestra è un dato, contenuto nel documento di bilancio 2023, approvato mercoledì dal Cda di Viale Mazzini.

La cifra si riferisce allo share nell'intera giornata dal primo gennaio al 31 dicembre. Che per quanto riguarda il servizio pubblico è al 37%. Alle spalle del 37,7% fatto registrare da Mediaset. «Repubblica» rilancia la notizia, che in realtà era già nota dalla fine dello scorso anno.

Il quotidiano del Gruppo Gedi snocciola i numeri che certificherebbero il sorpasso nell'ascolto medio sulle 24 ore di programmazione. Il titolo è l'assist perfetto per la guerriglia dell'opposizione. «Il cda Rai ammette il sorpasso di Mediaset. Il documento di bilancio 2023 di Viale Mazzini certifica la sconfitta negli ascolti dell'intera giornata. È la prima volta in 30 anni di duopolio. Pesano i flop di TeleMeloni», scrive il giornale diretto da Maurizio Molinari.

Segue disamina sulla «grande fuga delle star - da Fabio Fazio a Amadeus, entrambi trasmigrati al Nove». Scappati via, secondo Rep, a causa dell'«avanzata di TeleMeloni, che riduce l'autonomia di artisti e conduttori».

A sinistra raccolgono subito l'imbeccata. Sandro Ruotolo, responsabile Informazione del Pd, fedelissimo di Elly Schlein, grida allo scandalo: «TeleMeloni sta perdendo autorevolezza e credibilità. La presa del palazzo da parte di Fratelli d'Italia ha provocato la fuga dei pezzi pregiati dell'intrattenimento e dell'approfondimento giornalistico». «Siamo preoccupati per il declino del servizio pubblico», riflette Ruotolo.

Peppe De Cristofaro, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, presidente dei senatori del Gruppo Misto cavalca la notizia: «Vi ricordate quando la Meloni parlava di amichettismo di sinistra? Ecco, il suo amichettismo di destra sta affossando la Rai». E ancora: «TeleMeloni è un disastro».

Puntuale arriva la precisazione da parte della Rai. L'amministratore delegato dell'azienda Roberto Sergio smentisce prima con un messaggio inviato a Fiorello, che aveva letto il titolo dell'articolo di «Repubblica» durante la rassegna stampa di Viva Rai2!: «Hai letto una fake news, è il miglior bilancio degli ultimi anni e siamo sempre leader negli ascolti», scrive Sergio allo showman. Poi è la volta della nota ufficiale della Rai. «A fronte di notizie, infondate, che parlano di sorpasso da parte di Mediaset negli ascolti, Rai ribadisce quanto già più volte ripetuto: le reti generaliste Rai Rai 1, Rai 2, Rai 3 mantengono saldamente il primato rispetto alle tre reti generaliste del principale concorrente», scrivono da Viale Mazzini. «È scorretto, inserendo nel computo dell'audience complessiva le reti tematiche, paragonare perimetri di ascolto qualitativamente e quantitativamente diversi», puntualizza ancora Sergio.

Nella stessa giornata Mediaset vola in Borsa. Il titolo Mfe chiude con un rialzo rilevante: le azioni di tipo A sono salite del 4,39%, quelle di tipo B addirittura del 9.

Ad attirare gli investitori i dati della raccolta pubblicitaria, che fanno segnare un aumento del 6% in Italia e in Spagna nel primo trimestre dell'anno. Con una nota Mfe-Mediaset fa sapere che l'andamento continua: dopo la crescita dei primi tre mesi del 2024 i dati sono buoni anche nel mese di aprile .

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