Meloni canzona Di Maio: "ll suo decreto? Altro che Dignità, doveva chiamarlo Visibilità"

Il leader di Fratelli d’Italia dura contro il provvedimento voluto dal ministro del Lavoro. E difende la Tav

Meloni canzona Di Maio: "ll suo decreto? Altro che Dignità, doveva chiamarlo Visibilità"

"Più che decreto Dignità, avrebbero dovuto chiamarlo decreto Visibilità. Un provvedimento raffazzonato, ideologico, che provano a emendare in Parlamento, ma non funzionerà lo stesso". Giorgia Meloni, schietta come sempre, dà un altro colpo di piccone al decreto Dignità firmato e fortemente voluto, oltre che difeso a spada tratta, da Luigi Di Maio.

Da Verona, dove si è incontrata con gli imprenditori del "produttivo Veneto" per criticare appunto la legge targata dal ministro del Lavoro a 5 stelle, il capo politico di Fratelli d’Italia ha parlato a La Stampa, calcando la mano: "Siamo tutti contro la precarietà, ma con quella misure finiranno soltanto per incrementare la disoccupazione. La verità è che il lavoro non si crea con gli editti; invece qui si inseguono ricette veterosindacali".

E dopo le critiche, arrivano anche le proposte costruttive. "La nostra ricetta è un’altra: più assumi, più ti alleggeriamo il carico fiscale. E proponiamo la compartecipazione dei dipendenti agli utili. Voglio vedere poi se le imprese delocalizzano. Invece con Di Maio siamo tornati indietro, a incentivare lo scontro tra dipendente e datore di lavoro. Una cosa fuori dal tempo".

Meloni pro Tav

Poi, la Meloni parla anche dell’allarme razzismo "L’Italia non è un Paese razzista, niente affatto" – della tanto vituperata tratta ad alta velocità Torino-Lione – "Ma come si fa a bloccare la Tav? Un Paese serio decide le sue infrastrutture sulla base di un ragionamento complessivo, non sul calcolo di quanta penale devi pagare all’Europa" – e anche della posizione da equilibrista di Salvini, alleato di governo con il movimento pentastellato: "Con i grillini è un’alleanza innaturale. Per questo mi sono lasciata le mani libere e oggi ne sono felice. Se fai l’alleanza, infatti, è ovvio che devi mollare su tante cose. Ma se la Lega cede su questa politica economica, fa un errore disastroso".

Cio detto, la leader di Fdi plaude comunque al pugno duro del ministro dell’Interno:

“Salvini sta facendo un ottimo lavoro sul contrasto all’immigrazione clandestina. Ha dimostrato che si poteva bloccare; l’opposto di quello che facevano i governi di sinistra".

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