Silvio Berlusconi si è presentato questo pomeriggio a Palazzo Madama per prendere parte alla riunione dei senatori di Forza Italia necessaria per l'elezione del capogruppo. Dopo aver inviato una lettera ai suoi eletti, indicando come nomi quello di Licia Ronzulli per il Senato e di Alessandro Cattaneo per la Camera, il Cavaliere ha partecipato direttamente alle operazioni di elezione della prima, essendo lui un senatore della nuova legislatura. Arrivando a Palazzo Madama, Silvio Berlusconi si è intrattenuto per qualche battuta con i giornalisti, rivelando anche un nuovo retroscena sulla riunione di ieri con Giorgia Meloni in via della Scrofa, sede del partito della premier in pectore.
"Giorgia Meloni mi ha chiesto di essere suo consigliere, mi sono detto assolutamente a disposizione", ha detto Silvio Berlusconi. Una richiesta che arriva grazie alla lunghissima esperienza politica e nei Palazzi del Cavaliere, che è stato il premier con la permanenza più prolungata a Palazzo Chigi. Ma con i giornalisti, il presidente di Forza Italia ha anche aggiunto: "Io sono il fondatore del centrodestra". Il Cavaliere ha voluto rimarcare il suo ruolo determinante nelle logiche della coalizione, da lui fortemente voluta nel momento della sua discesa in politica.
La definizione del nuovo governo, i ruoli di Forza Italia
Lasciando la Camera, Silvio Berlusconi ha annunciato: "Giorgia Meloni ha detto di sì alla Casellati come ministro della Giustizia". Il Cav ha poi anticipato che "Tajani e Salvini saranno i due vicepremier". Quindi, per quanto riguarda i ministeri che andranno a Forza Italia, oltre al ministero della Giustizia per Elisabetta Casellati, il Cavaliere ha detto ai giornalisti che "Gloria Saccani Jotti sarà ministro dell'Università". Antonio Tajani, oltre a essere vicepremier, sarà anche ministero degli Esteri. Annamaria Bernini, invece, sarà ministro della Pubblica amministrazione mentre andrà "Gilberto Pichetto Fratin all'Ambiente e alla Transizione ecologica".
Il voto al Senato per La Russa
Nel corso del pomeriggio, all'uscita dal Senato, Silvio Berlusconi è tornato sul voto al Senato per l'elezione di Ignazio La Russa, che ha visto la maggior parte dei senatori di Fratelli d'Italia astenersi: "C'è una profonda amarezza perché, a parità di elettori con la Lega, il modo in cui sono stati distribuiti i collegi uninominali ci ha portato ad avere venti deputati in meno della Lega e dieci senatori di meno". Una condizione inaccettabile per il Cavaliere alla luce dell'uguale risultato alle elezioni del 25 settembre tra Forza Italia e Lega, che ha portato gli eletti azzurri a vivere un disagio espresso con il "segnale" del mancato voto al Senato. L'obiettivo è chiaro, Forza Italia chiede "pari trattamento con la Lega come lo chiediamo per le altre cariche sulla base che abbiamo lo stesso numero di elettori. Questo era un segnale, già tutti convinti di votare La Russa al secondo turno, poi lo sapete la sinistra cosa ha fatto".
Berlusconi incontrerà Nordio: "Lo stimo ma non credo che mi convincerà"
Con Giorgia Meloni c'è sintonia politica, Silvio Berlusconi è tornato a ribadirlo parlando con i giornalisti fuori dal Senato, spiegando che "non c'è mai stata una distanza con la signora Meloni, ho insistito che tutte le cariche vengano date secondo i numeri emersi dalle elezioni". Che ci sia collaborazione tra i due lo conferma anche il fatto che, lasciando il Senato, Silvio Berlusconi ha dichiarato che vedrà Carlo Nordio, eletto nelle fila di Fratelli d'Italia, già nelle prossime ore.
Carlo Nordio era il nome indicato da Giorgia Meloni per il ministero della Giustizia, un nome sul quale non c'era però convergenza con Berlusconi: "Il ministro della Giustizia sarà Nordio? No, lo incontro oggi ma c'è la ex presidente del Senato Elisabetta Casellati, su questo c'è accordo, assolutamente. Meloni ha suggerito, c'è Nordio che è bravissimo, magari ti convinci che è la scelta giusta, ma io sono già convinto che la scelta giusta è Casellati perché conosco le cose che ci sono da fare per la riforma della giustizia".
Carlo Nordio ha poi replicato a Silvio Berlusconi, dicendosi pronto a un incontro con l'ex premier: "Se Berlusconi vuole incontrarmi sarà un grande piacere e un onore". Nordio è stato raggiunto dai giornalisti mentre lasciava l'ufficio di Fratelli d'Italia a Montecitorio.
Il rapporto con Giorgia Meloni
Silvio Berlusconi con i giornalisti è poi tornato al rapporto con la leader di Fratelli d'Italia: "Non c'è mai stata una distanza tra noi e la signora Meloni: ho un rapporto di amicizia con lei, mio figlio ha un rapporto di amicizia, il suo uomo lavora a Mediaset, sono tanti i punti di contatto". E sul famoso foglio, il Cavaliere ha spiegato: "Il mio giudizio era su un altro foglio, era assolutamente positivo. Erano appunti che ho fatto mentre tutti i senatori, uno dopo l'altro, parlavano".
L'elezione di Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo
Sia i deputati che i senatori hanno rispettato le indicazioni di Silvio Berlusconi per l'elezione dei capigruppo alla Camera e al Senato. "Abbiamo eletto Licia Ronzulli capogruppo all'unanimità e fatto i ringraziamenti alla capogruppo uscente (Annamaria Bernini, ndr), che andrà a fare il ministro", ha detto Silvio Berlusconi lasciando Palazzo Madama.
Poi, sui social, Silvio Berlusconi ha postato una foto insieme ad Alessandro Cattaneo, eletto capogruppo alla Camera: "Sono alla Camera dei deputati dove è stato acclamato il nuovo capogruppo di Forza Italia, l'onorevole Alessandro Cattaneo. Buon lavoro".
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