Meloni silura i 5S: "Ministero della Transizione? Li vedo per transumanza"

Giorgia Meloni attacca i grillini per la scelta di rimanere al governo nonostante le differenze. E per i pentastellati intravede un ministero ad hoc

Meloni silura i 5S: "Ministero della Transizione? Li vedo per transumanza"
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Giorgia Meloni, con una battuta, si è scagliata contro il recente atteggiamento dei grillini, che com'è noto hanno deciso di sostenere la causa del governo presieduto da Mario Draghi. Il leader di Fratelli d'Italia, più che sulla richiesta ecologista proveniente dal MoVimento 5 Stelle, che da Draghi per ora ha ottenuto l'istituzione di un ministero ad hoc per la "transizione ecologica", ha posto l'accento sul fatto che i grillini abbiano di fatto cambiato idea su tutto nel corso di questa legislatura. Un sistema ad alleanza variabili che poco ha a che fare con le velleità del grillismo degli albori. La vera costante dei pentastellati, per la Meloni, è stata la poltrona.

Il presidente dell'Ecr, intervenendo su Rete4 durante la trasmissione Dritto e Rovescio, ha esposto il suo pensiero, sostenendo che il MoVimento % Stelle avrebbe già potuto agire sull'ambiente e sui temi annessi durante le fasi di governo di cui sono stati protagonisti. Poi la battuta: "Ai grillini più che al ministero della transizione - ha fatto presente il leader di Fdi - li vedrei al ministero della transumanza, che è quello che fanno loro per garantirsi la poltrona. I grillini che scoprono oggi l'ecologia - ha aggiunto Giorgia Meloni - , mentre gestivano il ministero dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico non si sono accorti che esisteva la transizione ecologica?". Trattasi ovviamente di un'espressione critica diretta alla recente scelta dei grillini. Quella che oggi è stata ufficializzata attraverso l'esito del voto sulla piattaforma Rousseau.

Una decisione che è destinata a lasciare più di qualche strascico: Alessandro Di Battista ha da poco annunciato l'abbandono della formazione politica per cui è stato eletto parlamentare. Dietro l'angolo, per i grillini, sembra esserci l'ombra di una scissione, che per ora però rimane solo una suggestione. Qualche malumore, per usare un eufemismo, c'è, I massimalisti stanno reagendo male all'ufficializzazione dell'appoggio al governo che sarà presieduto dall'ex presidente della Bce. La Meloni, che non siederà invece tra i banchi del governo Draghi, non le ha mandate a dire: "Il Movimento cinque stelle cerca di riconfigurarsi: essendo stati i più grandi poltronari, della storia italiana non si possono intestare l'antipolitica non se la possono intestare, una serie di materie le hanno tradite, quindi si inventano di fare gli ecologisti". Tatticismi, dunque, che non dovrebbero passare inosservati secondo la parlamentare di Fdi.

Luigi Di Maio ed i suoi, insomma, si sarebbero rivelati incoerenti. E questa storia del ministero per la Transizione ecologica costituirebbe in realtà una sorta di caramella dolce pretesa per far ingoiare una medicina che l'elettorato del MoVimento potrebbe percepire come amara. Una boutade mediatica, forse, tramite cui giustificare quello che la base avrebbe potuto reputare inaccettabile. Anche sul quesito posto sulla piattaforma Rousseau la Meloni ha le idee chiare. L'ex ministro della Gioventù ha parlato di "un quesito vagamente indirizzato. E' stata un pò una carnevalata. Con un quesito diverso avrebbe vinto il no", ha aggiunto. E sul futuro del centrodestra la Meloni risponde così: "Non voglio giudicare le scelte degli altri perché capisco la complessità del momento, chiedo che non venga colpevolizzata la scelta di Fratelli d'Italia, ma sono certa che il centrodestra rimarrà la salda e solida coalizione che è stata finora. Quando questa parentesi si sarà chiusa, torneremo insieme al governo". Nessun dubbio, quindi, sulla tenuta della coalizione.

Se la Meloni avesse ragione nella sua disamina, infine, allora l'orizzonte del governo Draghi non sarebbe lunghissimo: "Sull'immigrazione non so come si possano mettere insieme la Lega e la Boldrini.

Sul reddito di cittadinanza, se Draghi intende investire sulla spesa buona e non sui bonus a pioggia dovrebbe interrogarsi ampiamente", ha fatto presente l'ex vicepresidente della Camera. La Meloni ha già individuato alcuni temi per cui, stando alla sua visione delle cose, il governo nascente potrebbe detonare. La sua speranza è questa.

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