Meteo sempre più estremo. Dalla canicola al nubifragio

L'insopportabile bolla di calore oggi esploderà Temporali, vento e grandinate in tutta Italia

Meteo sempre più estremo. Dalla canicola al nubifragio

Doveva (e sarà) un'estate da record, però qualcosa sta andando per il verso storto. Dopo l'infermo africano la pioggia è già arrivata in Gran Bretagna, Germania e Francia. Bene. In serata toccherà a noi: la Protezione Civile ha emanato l'allerta meteo arancione in Lombardia e Veneto, e gialla in Friuli, Trentino Alto Adige, Liguria, Piemonte, Toscana e Valle d'Aosta. L'annunciato break al nord e poi al centro è una realtà. Due le notizie. La buona è che domani e lunedì avremo massime un po' ovunque comprese tra 26 e 28 gradi, sud escluso. La cattiva è che lo scontro di queste temperature con le fresche correnti atlantiche causerà sconquassi.

E già il satellite mostra l'anticiclone sub tropicale sahariano che spinge aria rovente dall'Africa verso il Mediterraneo. Ma poco più a ovest si intravedono chiaramente masse d'aria fredda pronta a demolire il mostro climatico, preannunciando eventi estremi come tempeste d'acqua, grandinate e trombe d'aria.

Ma andiamo con ordine, perché ieri è stata l'ennesima giornata di caldo eccezionale sull'Italia con 14 città da bollino rosso. A Torino si sono raggiunti i 39 gradi, a Roma 37, a Milano e Bologna 36, a Brescia e Napoli 34. Pazzesche davvero le minime. A Roma 27 gradi quando la media mensile è di 17. Come a Milano dove non si è scesi al di sotto dei 24 rispetto ai 16 di norma. Unica differenza nel tasso d'umidità: solo al 40 per cento a Roma rispetto al 67 del periodo. Ma, come detto, si volta pagina. La cappa umida che ristagna da sei giorni sulle Alpi e sulla Pianura Padana verrà scalzata via via da nubifragi e violente raffiche di vento fino all'alba di domani quando l'emergenza maltempo sarà finalmente terminata.

Nel frattempo in tutta Europa (noi no, ormai ci siamo abituati) ci si interroga sul clima. La prima ondata di caldo è stata terribile, ma la seconda è stata persino peggio. Da una settimana a questa parte i siti meteo fanno ancor più proseliti, e non solo in Gran Bretagna dove le ferrovie per due giorni sono state bloccate per il troppo caldo. Un mese fa, di questi tempi, si parlava di ondata di caldo epocale. Anche allora, soprattutto in Francia, furono demoliti primati che risalivano al 2003. Già il 2003, un anno che rappresenta la svolta per la climatologia. Parlare di caldo record fa comunque notizia, ma quell'estate fu di stampo diverso. Il caldo non diede tregua e mancarono quasi totalmente le piogge. La differenza la stanno facendo i picchi di calore che quest'anno sì, sono mostruosi anche se non minimamente paragonabili per durata. Si tratta di fiammate, non di ondate di calore durature.

Ma quell'estate 2003, cominciata con un mese e mezzo di anticipo sembrò infinita. E diede inizio a una nuova era, quella dell'Anticiclone africano. Una vampata che spazzava via il dolce ricordo in bianco e nero dell'anticiclone delle Azzorre, quello mitizzato dal colonello Bernacca che regalava estati calde ma non troppo.

Ma c'è dell'altro. Un ulteriore elemento da considerare è la costanza con la quale l'alta pressione si presenta da noi. Non solo d'estate, anche a gennaio, a febbraio. Ed è per questo che le temperature sono quasi sempre superiori alle medie stagionali. Ed è sempre per questo che ogni mese entra a far parte dei più caldi da quando esistono le rilevazioni meteo.

Dati alla

mano che parlano chiaro. Nove dei dieci mesi di giugno più caldi di sempre si sono realizzati dal 2005 in poi. Se la matematica non è un'opinione si tratta di una svolta epocale in atto. E bisognerà comunque fronteggiarla.

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