Il "metoo" travolge Sumar. E il fragile governo Sánchez vacilla

Decine di donne accusano di abusi psicologici Errejón, tra i più noti esponenti di sinistra. Abascal (Vox): "Si coprono a vicenda"

Il "metoo" travolge Sumar. E il fragile governo Sánchez vacilla
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Altra tegola sul governo spagnolo guidato dal socialista Pedro Sánchez. Dopo l'inchiesta che ha travolto sua moglie con l'accusa di corruzione, questa volta a finire sotto i riflettori è Íñigo Errejón, cofondatore di Podemos ed ex portavoce del partito Sumar. Secondo quanto pubblicato dalla giornalista e scrittrice spagnola Cristina Fallaras, sarebbero decine le donne vittime di violenza «psicologica» e di comportamenti «disgustosi e degradanti» da parte dell'esponente di sinistra, la cui parte politica si è da sempre spesa per i diritti delle donne e che oggi vive con molto imbarazzo queste accuse. Anche la nota attrice Elisa Mouliaa lo ha denunciato alla polizia per molestie.

Sánchez ha espresso fiducia nella ministra del Lavoro, Yolanda Diaz, di Sumar, ma la formazione di destra Vox definisce il partito un «gruppo di miserabili che si coprono a vicenda, quando appartengono allo stesso partito». Secondo Santiago Abascal i politici di sinistra sono anche «quelli che lasciano liberi per le strade stupratori e pedofili». Il riferimento è alla legge chiamata «Solo se» approvata dal governo Sánchez su proposta di Podemos, che a causa di alcune ambiguità nel testo ha causato numerossime riduzioni delle pene per i criminali sessuali. Critico l'ex leader di Unidas Podemos, Pablo Iglesias, secondo cui il presidente del governo spagnolo si è «ricordato di più sui social network del suo partner Sumar che delle vittime dell'ex deputato Íñigo Errejón».

Il colpo politico per Sumar è durissimo e rischia di esserlo ancora di più per il debole governo Sánchez che, secondo alle elezioni anticipate da lui stesso convocate dopo il crollo alle regionali, è rimasto al governo solo grazie all'appoggio dei separatisti catalani a cui ha promesso l'indulto e il «ritorno» in auge di Carles Puigdemont. Errejón infatti non era solo il volto più noto della formazione di sinistra, ma il vero regista dei negoziati con le altre forze parlamentari.

Il partito vede anche vacillare l'alleanza con il Psoe, dopo che aveva votato assieme ai popolari di Feijòo la riforma della legge sulla difesa per avere un maggiore controllo sulle missioni all'estero da parte del congresso e così autorizzare l'invio di armi in Ucraina.

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