Katia Noventa, giornalista e conduttrice televisiva originaria di Padova, sarà nelle liste di Forza Italia alle prossime Regionali del Veneto.
Come nasce la sua candidatura in Veneto? Cosa l'ha spinta a candidarsi?
«La mia candidatura è frutto di un percorso collettivo che coniuga la volontà di mettermi a disposizione per il Veneto e l'invito di Berlusconi, al quale si sono aggiunte le richieste di amici, amministratori locali e soprattutto della gente. Voglio contribuire al partito di Forza Italia con la speranza di essere nuova energia per mantenere saldi i principi e i valori che rappresenta».
Cosa deve fare Fi per costruirsi un proprio spazio elettorale?
«Forza Italia ha uno spazio che deve essere valorizzato con la realizzazione delle idee che rappresenta, partendo dall'ambiente, sostenendo il passaggio a un'economia circolare, che azzeri gli sprechi. Ridurre le emissioni di sostanze che alterano il clima con il miglioramento di strumenti per la riqualificazione energetica degli edifici. Serve più attenzione agli anziani e alle disabilità migliorando la prenotazione delle visite mediche, riducendo le tempistiche e facilitando le prestazioni a domicilio. Per la famiglia dobbiamo sostenere in modo efficace le nuove nascite con strumenti che agevolino l'equilibrio fra vita familiare e lavoro. Uno dei temi al centro del lavoro per la nuova amministrazione sarà lo stimolo necessario al Veneto che produce, l'impresa, gli artigiani e i lavoratori autonomi, con la promozione della trasformazione digitale».
Per quale motivo un elettore dovrebbe votarla?
«Credo che l'esperienza maturata nel corso della mia vita possa essere una risorsa importante al servizio della mia Regione».
Turismo, spettacoli, cultura sono stati duramente colpiti dal lockdown. Cosa fare per rilanciare il territorio?
«Servono strumenti per gli imprenditori che devono ricostruire i posti di lavoro che sono stati persi. Va lanciato un piano del Veneto da conoscere, aumentando la permanenza dei turisti che oltre alle mete più gettonate, scoprano le altre ricchezze culturali che la Regione offre. Promuovere il territorio attraverso la programmazione di nuovi eventi culturali che stimolino il tessuto socio-economico veneto».
Il Veneto oggi è ancora sinonimo di richiesta di autonomia.
Come declinarla in rapporto al resto d'Italia?«Il Veneto chiede di estendere la sua amministrazione virtuosa e capace attraverso l'autonomia, oltre a essere già un'espressione democratica dei veneti ritengo sia anche un merito».
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